Simone Canettieri per Il Foglio

Superbonus, mini soddisfazione
per Tajani e per Forza Italia

Alla fine non è saltata  solo la conferenza stampa della premier (rinviata, salvo ulteriori bollettini medici, al 4 gennaio), ma anche quella canonica post Consiglio dei ministri, nonostante la carne al fuoco. Segno di quanto l’ultima riunione del 2023 a Palazzo Chigi sia stata abbastanza frizzante e non priva di scontri, in una corsa affannata a piantare bandierine. “Franco dibattito in Cdm”, è la formula che racchiude il dentro e fuori dei provvedimenti. La notizia è che Giancarlo Giorgetti sul Superbonus ha retto. O meglio: non ha contraddetto se stesso. Sicché il ministro dell’Economia ha concesso a Forza Italia il minimo sindacale per poter dettare alle agenzie fiumi di giubilo. Nel merito la faccenda è andata così: il Superbonus al 110 per cento resta per le famiglie con Isee basso (15 mila..

La Meloni ad Atreju: “Non ci
sarà verso di liberarsi di me”

"Non vi libererete facilmente di me". Fortuna che era senza voce. E' con queste parole che Meloni chiude Atreju, parlando per un'ora e dieci minuti. Inanellando il suo anti-pantheon: da Chiara Ferragni a Roberto Saviano, da Elly Schlein a Giuseppe Conte. E poi la stampa militante, citata più e più volte, i partiti, i poteri forti e il mainstream. Non mancano i sindacati che scioperano troppo e poi firmano i contratti collettivi a 5 euro. La leader di Fratelli d’Italia che in apertura ringrazia “chi si è fatto un mazzo così per questa festa” traccia così il suo personalissimo identikit dell’anti-italiano “quello che gufa contro l’economia” e sogna governi tecnici appena lo spread sale un po’. Sarà il palco di Atreju, ma il discorso fiume di Meloni è un attacco..

Meloni come Conte: niente Scala ma pranzo con gli ultimi

Cerca Elly disperatamente, ma alla fine si ritrova sempre Giuseppi. Più Giorgia Meloni prova a polarizzare lo scontro con la segretaria del Pd, più il capo del M5s spunta come un fungo: non sei Rambo, basta vittimismo alla Calimero, vergognati sul salario minimo. E vai con disegni di legge strappati in Aula, cartelli, interviste al fulmicotone. Sdeng, bum, splash! La premier, per Forbes, è la quarta donna più influente del mondo (dietro di lei Taylor Swift, davanti a tutte Ursula von der Leyen). E forse questa vita tra Palazzi e potenti, tappeti rossi e cerimoniali, inizia a starle stretta. Ecco perché ieri si è contizzata. Niente Scala, pranzo sociale con gli ultimi. Modalità Quarto stato. E’ Giorgia Pellizza da Volpedo. L’anno scorso Meloni partecipò, accompagnata da Andrea Giambruno, alla prima..

L’esilio di Giambruno, ex di Meloni. “Pronto a tornare in tv”

La sala regia è la sua isola d’Elba: un esilio (dallo schermo) destinato a terminare il prossimo settembre. Dopo dieci napoleonici mesi. Almeno così dice – sperando – ai pochissimi amici fidati Andrea Giambruno, il grande ex fatto persona. Già compagno di Giorgia Meloni, licenziato con un post sui social dalla premier; già conduttore del “Diario del giorno” su Rete 4; già ciuffo d’Italia (le parrucchiere di Cologno Monzese, che bene lo conoscono, sostengono che “con Giorgia non sia proprio finita”: chiacchiere di lacca?). E’ il conte di Montecristo del Palatino. Sul colle di Mediaset, segregato in un ruolo che gli sta stretto, sogna il gran rientro. Magari in un tg, senza più dover improvvisare tra “lupi che prima o poi ti trovano” e con il rischio di fuorionda birichini..

Cronaca mesta di un compleanno senza la festeggiata

Finisce tutto molto presto, in tempo per un aperitivo da “Panella”, già bar pasticceria del ceto medio riflessivo, ormai in forte difficoltà qui all’Esquilino, orfano anche del traslocante Paolo Sorrentino. I patrioti sono ovunque, tra cornetti e sfogliatelle. Il primo a eleggerlo come ufficio volante di prima mattina è proprio il ministro Francesco Lollobrigida, tra carambole di caffè corretti alla crema e incontri schermati dallo staff. “Oggi non è aria, lasciate in pace Lollo”. E in effetti eccolo più tardi: “I talk di sinistra e di satira sono un amuleto per noi”. Finisce tutto molto presto al teatro Brancaccio perché alla festa di compleanno (del governo, un anno) non si è presentata la festeggiata. Semplice. Alla fine infatti è scattato il piano B. L’opzione videomessaggio. Era stato registrato – per..

Non solo Cancelleri. Ecco ai voi tutti i consulenti del vaffa

Altro che Ciro Di Marzio: il vero Immortale è Luigi Di Maio da Pomigliano d’Arco. L’unico protagonista di quella stagione scalmanata e irripetibile che fu il grillismo di governo. L’unico a rimanere in piedi, e sempre con il nodo alla cravatta ben fatto. L’ex pluriministro, e già capo politico del M5s e della zattera subito naufragata di Impegno civico, in barba al centrodestra, è riuscito a farsi nominare da Bruxelles inviato per la Ue nel Golfo persico. Un capolavoro politico per chi, dopo nove anni di Parlamento e mille giri su sé stesso, è rimasto a galla, lontano dagli affanni quotidiani della politica italiana. Per i prossimi due anni guadagnerà 12mila euro al mese, di fatto uno stipendio da deputato. L’Immortale, appunto. Tutti gli altri: no. Sfumata la terza ricandidatura,..

Meloni & Veleni. Parla la moglie di Lollo, il potente cognato

Ecco alcuni estratti di un articolo pubblicato dal Foglio -- Arianna Meloni, sorella di Giorgia, è sempre pronta alla battuta. Mini biografia: due anni in più della capa del governo, moglie del ministro Francesco Lollobrigida detto Lollo, dirigente apicale di Fratelli d’Italia, mai candidata (“non mi piace parlare in pubblico, lo feci solo una volta in tv da Santoro: mai più”). […] Le sono state attribuite le scelte di Enrico Michetti (candidato mitologico a Roma), la lista dei ministri, l’ultima parola su Francesco Rocca alla regione Lazio. Potere purissimo. Dio, patria e tinello. Fra chiacchiere d’osteria e realtà. Adesso l’ultima è che Giuseppina Di Foggia – neo ad di Terna nonché prima donna manager di un’azienda di stato – sarebbe sua amica. “Ecco, non è così. Ma ormai tra nomine..

Dio, Chigi e famiglia. Meloni
promuove Lollo e la sorella

Lui, Francesco Lollobrigida, è stato appena promosso a capo della cabina di regia sulla manovra. Una stelletta sul petto che lo porta a essere una specie di vicepremier ombra. Il terzo, dopo Matteo Salvini e Antonio Tajani. Lei, Arianna Meloni, presto diventerà responsabile del tesseramento di Fratelli d’Italia. Un ruolo chiaro, apicale e alla luce del sole per la “sorella madre” di Giorgia, da sempre motore silenzioso e apprezzato nel partito. Dio, governo e famiglia. Così la premier sceglie di blindarsi sui fronti che più le stanno a cuore. Da una parte l’esecutivo, dall’altra Via della Scrofa, quartier generale che continua ad allargarsi. E’ notizia dell’altro giorno l’ampliamento dei locali meloniani con l’affitto di altri 130 metri quadrati strappati alla Fondazione di An dietro un canone di circa 8mila euro..

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