Teorema siciliano. La matematica non serve, conta l’opinione
Il peggiore uso della contabilità è quando la si dedica a fini retorici o propagandistici, non per sapere, bensì per far credere ai semplicioni, che in siciliano si chiamano ammuccalapuni. A Palermo, l’Amap, società che gestisce l’acqua con la solennità di chi sa quanto ne resta, lancia l’allarme: i bacini sono secchi, le scorte ridotte a un terzo, e per un quarto di milione di cittadini è già tempo di razionamenti come nel deserto del Gobi. I numeri ci sarebbero, nudi e crudi: 43,5 milioni di metri cubi d’acqua contro i 147 milioni di tre anni fa. Numeri, non opinioni. Ma la Regione siciliana, che guarda i dati come si guardano gli oroscopi di Paolo Fox, risponde serena e ottimista: “Niente panico, non esageriamo”. Sicché il capo della protezione civile..