Ma alla fine Lavrov sembra il meno falso di tutti
Il povero Giuseppe Brindisi - colpevole della docilissima intervista a quel vecchio lupo di Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo - è riuscito nel miracolo di ricomporre il vecchio bipolarismo, col centrosinistra fuori di sé dallo scandalo e il centrodestra issato sulle barricate della difesa della libertà di stampa. Io sto con Brindisi, ma non per quella vecchia ciabatta della libertà di stampa, ormai libertinaggio. Sto con Brindisi perché siamo circondati da piccoli Lavrov, dittatorelli del nulla di casa nostra, leader incapaci di sostenere una conversazione oltre i tavolini del bar, che pretendono domande scritte e risposte scritte, e accettano ospitate in tv soltanto previa scelta degli altri ospiti. Semmai il caso Lavrov certifica l'incapacità di distinguere fra una guerra con ripercussioni devastanti e le nostre sfarfallate di politica interna,..