Come le volpi di Sicilia annusano un rimpasto col trucco
Il fatto è che Renato Schifani si sente il più furbo di tutti. Dopo essersi intestato il successo elettorale delle europee – ma lui ha contribuito sì e no con un pugnetto di voti – ha annunciato che non ci sarà trippa per nessuno dei gatti che hanno portato acqua al mulino di Forza Italia: ha dato il benservito a Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo, ha notificato un preavviso di sfratto a Mimmo Turano e ha lasciato a bocca asciutta persino Edy Tamajo che, forte delle centoventi mila preferenze conquistate il 9 giugno, forse aspirava a un trasferimento dalle Attività Produttive al ricco assessorato della Sanità. La Regione è un feudo tutto suo, ha fatto sapere il governatore. Una privativa da gestire in società con Gaetano Armao, l’opaco avvocato d’affari..