I persecutori
del telefono fisso
Fino a poco tempo fa la persecuzione telefonica, della quale purtroppo tutti gli italiani sono vittime, si avvaleva della voce, umile e disperata, di donne che con gentilezza si guadagnavano il pane. Sottopagate, maltrattate e sempre tenute sull’orlo di un precariato costante e impietoso, le affabili soldatesse della persecuzione ti flagellavano sì, ma con una sorta di pudore. E tu, povero abbonato della linea fissa, difficilmente le mandavi a quel paese: sopportavi con educazione e rassegnazione tutti gli inviti a nuovi abbonamenti, a nuovi e miracolosi investimenti finanziari o a convenienti cambi di gestori. Insomma, anche se infastidito, stavi al gioco; perché sapevi di quale crudeltà erano vittime le soldatesse dei call center. Oggi la musica è cambiata. E i persecutori invadono la tua privacy con il solito inopportuno squillo..