Huffington Post

Rai, al M5s un pezzo di torta
Ecco come l’ha gestita Conte

“I partiti stiano fuori dalla Rai” è un abito che rientra tra i grandi classici indossati dalla politica, sfoggiato dal partito di turno che dall’opposizione guarda il balletto delle nomine di chi detiene in quel momento il potere e non trova di meglio per contestarne le scelte che rispolverare il solito logoro smoking della necessaria e presunta imparzialità della televisione pubblica. Per un attimo fugace è sembrato che i Cinque Stelle avessero deciso di restituirgli smalto e brillantezza. Due lustri fa quando sbarcarono in Parlamento promettevano di rivoluzionare anche viale Mazzini, salvo poi acconciarsi come tutti all’occupazione una volta messo piede nella stanza dei bottoni. E “i partiti stiano fuori dalla Rai” è anche lo straordinario monito che il leader di quel Movimento ormai diventato esso stesso partito ha fatto..

Intervista la viceministra ucraina
Azione disciplinare contro Porro

Nicola Porro dovrà presentarsi, lui o un suo avvocato, il 4 luglio davanti all'Ordine dei giornalisti della Lombardia. Per fare cosa? Per rispondere a chi gli contesta di aver fatto un'intervista. No, quello che è stato appena scritto non è un errore, ma ciò che è accaduto. Il consiglio di disciplina di Milano ha aperto un procedimento disciplinare nei confronti del giornalista, conduttore di Quarta Repubblica su Rete4, perché quando il 22 maggio 2022 ha intervistato la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova, secondo la tesi di chi si è rivolto all'Ordine, non avrebbe previsto il contraddittorio. In realtà, a riguardare la puntata sorge qualche dubbio anche su questa tesi - in studio c'era il giornalista Toni Capuozzo che ha fatto, per due volte, delle domande critiche all'intervistata - ma..

Un omicidio annunciato. Così Renzi
passa sul corpo di Carlo Calenda

"Renzi è come lo scorpione con la rana, deve ammazzare per forza qualcuno per sentirsi bene". Mariastella Gelmini, esponente di spicco di Azione, ricorre alla favola di Esopo per provare a spiegare la deflagrazione del Terzo Polo. Meglio: la caccia spietata, senza esclusioni di colpi, di Matteo Renzi a Carlo Calenda. Un vero e proprio omicidio pianificato e ora vicino all'epilogo. Roba da horror crime americano. Eppure, la scorsa estate, la strana coppia che prometteva urbi et orbi che non avrebbe litigato mai, che sarebbe andata d'accordo come due sposini in luna di miele, aveva annunciato l'unione tra Italia viva e Azione con interni mirabolanti. “Prenderemo non meno del 15%, Risulteremo decisivi”, azzardava Calenda. “Grazie alla nostra affermazione nessuno vincerà e riporteremo Draghi a palazzo Chigi”, rincarava Renzi. È finita..

Conte teme la bomba atomica
Ma anche di restare senza tg

Dallo spettro di Hiroshima al salotto di viale Mazzini, dall’occupazione dell’Ucraina a quella della Rai. Se tutto il mondo è paese, Giuseppe Conte potrebbe fregiarsi della fascia tricolore nell’eterno gioco di chi con la mano destra lancia accuse incendiarie al potere di turno e con la sinistra tratta per uno strapuntino. Sull’Ucraina “rischiamo l’atomica”, sulla Rai “fuori i partiti”, tuona l’avvocato del Movimento 5 stelle sulle colonne della Stampa, proponendo “gli stati generali della tv per riformarla”. Insomma fuori ma dentro, il governo sarà pure bellicista ma i 5 stelle sul servizio pubblico non lo sono affatto, gli strali e le urla sugli appetiti insaziabili della politica si diluiscono nella necessità di avere qualcosa purchessia, perché è la televisione bellezza, ed è meglio tenerci un piede dentro. Quanto sono lontani..

Erdogan in testa ma non basta
La Turchia va al ballottaggio

Recep Tayyip Erdogan è in testa, ma non raggiunge il 50% dei voti necessari per essere rieletto presidente al primo turno. Sarà necessario il ballottaggio per le presidenziali in Turchia, fra due settimane, perché il presidente, al potere da 20 anni, è al 49,24%; lo sfidante Kemal Kilicdaroglu, fermo al 45%, ha parlato di "farsa" in corso, perché "siamo in vantaggio noi", ha scritto su Twitter, "non dormiremo stanotte, popolo mio". "Siamo in netto vantaggio. Altri stanno cercando di ingannare le persone dicendo che sono avanti" ha detto il presidente turco Erdogan parlando di fronte alla folla dei suoi sostenitori, assicurando che "rispetterà" l'esito delle urne. "Se la nostra nazione ha scelto per un secondo turno, questo è il benvenuto". Per Kemal Kilicdaroglu, "la volontà di cambiamento nella società è..

Sostegno di Meloni a Zelensky
“Fanno la guerra anche per noi”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è atterrato in Italia in mattinata ed ora, dopo il doppio vertice con Sergio Mattarella e Giorgia Meloni, è in Vaticano, per l'incontro con Papa Francesco. Sono oltre mille gli uomini delle forze dell'ordine impiegati. La questura di Roma ha varato un piano che prevede anche la no fly zone e il divieto di sorvolo per i droni. Al lavoro artificieri, elicotteri e tiratori scelti. Effettuata l'attività di bonifica e controllo anche nel sottosuolo. La zona intorno all'hotel Parco dei Principi, ai Parioli, che dovrebbe essere il quartier generale scelto dal presidente ucraino, è presidiata dalle forze dell'ordine. Sorvegliati il fiume Tevere e i parchi, dove la vigilanza è assicurata anche dal reparto a cavallo, mentre il controllo dal cielo è affidato agli elicotteri della..

Lega sbatacchiata sulle nomine
Stravincono Meloni e Mantovano

È una vittoria su tutta la linea. Quando sembrava che la questione delle nomine dovesse avere l’ennesima fumata nera e virare verso un canovaccio a metà tra la farsa e il dramma, nel Consiglio dei ministri convocato in mattinata a Palazzo Chigi il governo ha sbloccato il tappo dei musi lunghi e dei veti che aveva cristallizzato per giorni la situazione. Vittorio Pisani è designato come nuovo capo della Polizia, Roberto Sergio è stato inserito nel Consiglio di amministrazione della Rai, in predicato di assumere il ruolo di amministratore delegato in sostituzione dell’uscente Carlo Fuortes. Non c’è ancora la nomina del nuovo comandante generale della Guardia di Finanza, ma fonti di governo sono concordi nel raccontare che è stato blindato l’accordo politico sul nome di Andrea De Gennaro. Continua su..

Il menu delle riforme di Meloni
non piace quasi a nessuno

“Gli scenari sono presidenzialismo, semi presidenzialismo o premierato”. Alla prima delegazione che entra nella biblioteca della Camera, quella del Movimento 5 stelle, Giorgia Meloni propone tre scenari. Hanno come minimo comun denominatore un’elezione diretta, che sia del Presidente della Repubblica piuttosto che del premier in questa fase interessa il giusto, cioè poco e nulla. L’obiettivo, spiega una fonte vicina alla presidente del Consiglio, è registrare possibili convergenze su uno dei tre modelli, e poi da lì partire per una discussione. A sera quel che passa nel setaccio è veramente poco. L’unica apertura incassata è quella del Terzo Polo, che si dice disponibile a valutare il modello del così detto “sindaco d’Italia”. Sul resto è notte fonda. Giuseppe Conte si dice disponibile all’ipotesi di una bicamerale, come camera di compensazione del..

Carlo III giura a Westminster
Incoronato Re d’Inghilterra

Settant'anni dopo l'ultima volta, per il Regno Unito torna il King's Day. Carlo, a breve Carlo III, sarà incoronato all'interno dell'abbazia di Westminster nella cerimonia presieduta dall'arcivescovo di Canterbury, Justin Welby. Presenti le massime cariche mondiali, compreso un esponente del Vaticano, assente da cinquecento anni. Così come è ovviamente presente la famiglia reale al gran completo, sebbene Harry sia stato relegato in terza fila, a dimostrazione della fredda distanza che lo divide dai suoi parenti. Per il centro di Londra è grande festa, con strade affollate di gente che ha preso d'assalto l'area di The Mall, il viale che porta a Buckingham Palace. Ma ci sono stati anche momenti di tensione durante una manifestazione anti-monarchica, con la polizia che ha arrestato diverse persone. Tra i quali, riferisce la Bbc, anche..

Il Covid non è più una pandemia
Per l’Oms l’emergenza è finita

Il Covid non è più una pandemia. Il Comitato tecnico dell'Oms, ha detto il direttore generale Tedros Ghrebreyesus, "ha raccomandato la fine dello stato di emergenza ed io ho accettato l'indicazione". Gli esperti del comitato di Emergenza hanno deciso che Covid non rappresenta più un pericolo tale da giustificare l'adozione di misure strordinarie. Quest'annuncio scrive la parola fine su 3 anni di emergenza sanitaria globale. "Questo è un momento da celebrare ma è anche un momento per riflettere", ha specificato Ghebreyesus. "Deve restare l'idea della potenziale minaccia di altre pandemie. Ora abbiamo strumenti e tecnologie per prepararci a pandemie meglio e riconoscerle prima, ma globalmente una mancanza di coordinamento potrebbe inficiare tali strumenti. Sono state perse vite che non dovevano essere perse, promettiamo ai nostri figli e nipoti che non..

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