Huffington Post

FdI, la sindrome dell’assedio
Donzelli: siamo sotto attacco

"Ci sembra evidente come oggi, ora che finalmente torna la politica, con un nuovo assetto di stampo conservatore di centrodestra, si assista a una forte reazione. Che non ci spaventa né ci stupisce. Ma, anzi, ci motiva". Giovanni Donzelli conferma la sindrome dell'assedio che si vive dentro Fratelli d'Italia. Il capo organizzazione del partito di Giorgia Meloni si riferisce "non solo al Pd con ciò che gli ruota attorno, e quindi della loro paura di perdere peso e posti, ma anche ai tanti che in anni di sospensione della politica si erano presi posizioni di potere, approfittando di vuoti". E quindi "lobbisti, gruppi di pressione economici potenti, tanti che hanno appunto occupato spazi di potere. E siccome a noi non interessa il potere per il potere, ma il bene della..

Settemila migranti a Lampedusa
e Salvini apre la caccia a Meloni

Giorgia Meloni deve aver constatato quanto sa di sale lo pane altrui quando, all’uscita del salotto di Bruno Vespa, si è ritrovata in mano le dichiarazioni di Matteo Salvini, esibitosi in contemporanea con un certo ritrovato vigore (sovranista). Dichiarazioni che rendono plastica la più classica inversione dei ruoli rispetto a quando l’uno, sia pur con molti distinguo, subiva il sostegno al governo Draghi e la conseguente emorragia di voti, mentre l’altra, per nulla consumata dai doveri, poteva baldanzosamente interpretare il ruolo di alfiere del sentiment populista: quel senso comune scettico con l’Europa, insofferente alle regole, ostile agli immigrati e bisognoso di un nemico. Continua su Huffington Post

Meloni in trincea contro
un assedio che non c’è

“Gli attacchi e le trappole si moltiplicheranno”, scandisce Giorgia Meloni davanti alla platea di delegati plaudenti accorsi per l’Assemblea nazionale. Il suo podio prende le sembianze di un bastione della Fortezza Bastiani, il mitologico avamposto nel nord descritto dalla fervida immaginazione di Dino Buzzati, consumato dall’attesa dell’attacco dei barbari che non arriva mai. “Ci attaccano perché diamo fastidio”, dice la premier come se nessun governo prima del suo fosse stato messo sotto la lente d’ingrandimento dalla stampa e criticato dalle opposizioni. Denuncia “dossieraggi e fake news contro di noi”, mette in guardia da “attacchi e trappole che si moltiplicheranno”. A che cosa si riferiva esattamente, si chiede a uno dei delegati muniti di badge di riconoscimento bianco e blu, i colori di Fratelli d’Italia. “Ma che ne so, lo dice..

Il terremoto fa una strage: più
di duemila morti in Marocco

Una scossa fortissima e una notte di paura in Marocco. I sismografi hanno registrato un forte terremoto alle 23.11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro individuato ai piedi dell'Atlante, nella provincia di Al Haouz, probabilmente nel centro di Ighil, ad una profondità di 8 chilometri, a poco più di 70 chilometri da Marrakech. La scossa però è stata sentita lungo tutta la dorsale dell'Atlante, a Merzouga, una delle porte del deserto, Taroudant, Essaouira e Agadir e dall'altro versante della catena montuosa a Casablanca, fino a Rabat. Il movimento ondulatorio è durato circa 30 secondi, che sono però sembrati molti di più. Magnitudo 7 scala Richter secondo il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat, poco meno (6.8) secondo l'Us Geological Survey. Il bilancio, ancora provvisorio, è di..

Potrebbe concedersi “carta bianca”, ma Bianca non cambia

“È sempre Carta Bianca”, il titolo scelto per il nuovo programma di Bianca Berlinguer, da martedì 5 settembre, su Rete 4, non più Raitre, ora nel dominio Mediaset. Quasi una promessa di fedeltà autobiografica. Anche nel promo Bianca annuncia, rassicurante, continuità, “… sarò sempre io”, promette al pubblico, abituato, altrove, al suo volto, alla sua cifra, come dire, severa, “giansenista”. Con rispetto quasi reverenziale, avendo memoria affettiva epocale e politica di Enrico Berlinguer, “suo” padre, il Padre. Un valore fondante e forse, altrettanto, anche un peso per Bianca, posto che i figli hanno, sì, il dovere di custodire e proteggere il proprio tesoro affettivo, genetico, ma anche il dovere, non meno necessario, della discontinuità dal peso genitoriale, a maggior ragione davanti al simbolico che si accompagna al cognome Berlinguer, a..

Renzi si candida alle europee
Si tratta sulla soglia del 3%

Matteo Renzi si riprende la scena e fa sapere che sarà candidato alle europee, nel collegio di Milano, con il brand 'Il Centro'. L'annuncio arriva mentre si fa strada nelle interlocuzioni tra la maggioranza e alcuni partiti di opposizione l'ipotesi di abbassare la soglia di sbarramento dal 4 al 3% per la corsa a Strasburgo. In FdI non ci sarebbero preclusioni: la mossa, che aiuterebbe i partiti più piccoli come Iv, potrebbe favorire un atteggiamento più morbido in Parlamento su alcuni dossier cari al governo, è il commento in ambienti di maggioranza e opposizione. Anche se Italia Viva sembra respingere al mittente questa eventualità con Raffaella Paita che annuncia l'opposizione del partito di Renzi ad un progetto del genere perchè - spiega - non si deve avere paura del voto...

Lega contro Lega. Sui migranti
protestano sindaci e governatori

I migranti fanno litigare la Lega con la Lega. Non è un paradosso, ma è ciò che sta accadendo in questi giorni in cui aumentano gli arrivi per mare e l'accoglienza si fa sempre più difficile, su tutti i territori. Lo scontro sale di livello, perché a scendere in campo sono i governatori. E oggi a parlare, ben due volte, è stato Luca Zaia. Che il presidente del Veneto fosse irritato con il Viminale era il segreto di Pulcinella, che avesse fatto un asse con i sindaci (dem e non) per l'accoglienza diffusa in Regione, per evitare nuove tendopoli, era cosa nota. Ma oggi Zaia ha messo in fila un ragionamento che fa tremare lo stato maggiore leghista. E che, pur con una certa eleganza e cautela, punta dritto al..

Accise nostre (Urso non c’entra)
L’odiosa tassa non sarà ridotta

Si dovrebbe voler bene al ministro Adolfo Urso, invece di indicarlo a destra e a manca come il responsabile dei guai degli italiani in macchina per le vacanze (tra l'altro brevi). Ha detto la verità: le accise sulla benzina il governo non le abbassa, nemmeno a pensarci che le abolisca. Del resto senza accise il carburante in Italia costa meno che in altre parti d'Europa - parola di ministro nel giorno dell'esplosione del caso. E quindi teniamocele, perché negarci certe ebbrezze. Lo stesso Urso fa sapere, intervistato da Repubblica, che gli aumenti non ci sono, "da due giorni i prezzi sono sostanzialmente stabili. Ma vedo che tutti i mezzi di informazione preferiscono titolare sul caso di un solo distributore sulla Milano-Varese perché propone la super a 2,7 euro". Qualcuno a..

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