Huffington Post

Ricci: i fuorionda per smontare
la beatificazione di Giambruno

"Vorrei anch'io fornire la mia versione, naturalmente senza nessuna pretesa di esser creduto, ci mancherebbe, ma solo per dare un contributo al dibattito. Il fatto, secondo me, si sarebbe svolto così". Antonio Ricci, il patron di Striscia la Notizia, ha scritto una lunga dichiarazione per fornire la sua versione su quanto accaduto in questi giorni, dai fuori onda sull'ex compagno di Giorgia Meloni, Andrea Giambruno, alla decisione della premier di interrompere la relazione con lui. "Mercoledì mattina sulla scrivania mi trovo la rivista Chi (secondo alcuni house organ della fam. Berlusconi) con in prima pagina la foto del first gentleman in un campo di grano, a guisa di papaverone o spaventapasseri - scrive Ricci - . All'interno veniva esaltato il cuore 'gitano' e il ciuffo del giornalista che sarebbe priapescamente..

Una strage in ospedale a Gaza
La diplomazia rischia di collassare

Alla vigilia del giorno che avrebbe dovuto rappresentare il culmine della diplomazia, con il presidente Usa Joe Biden che domani dovrebbe arrivare in Israele e in Giordania per incontrare, rispettivamente, il presidente israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente dell’Anp Abu Mazen insieme ad alcuni leader dei Paesi arabi, arriva una notizia che pone un pesante masso su ogni tentativo diplomatico e accende il rischio di una escalation. Secondo Hamas, come riportato da Al Jazeera, Israele avrebbe provocato la morte di almeno 200 persone nel bombardamento dell'ospedale Al-Ahli Baptist di Gaza City. Secondo il ministero della sanità del territorio amministrato dal movimento islamista, le vittime delle bombe sganciate dai jet israeliane sono sfollati che si trovavano nel cortile della struttura. "Centinaia di vittime sono ancora sotto le macerie” afferma il ministero...

Il killer di Bruxelles è morto in
uno scontro a fuoco con la polizia

La fuga per tutta la notte, dopo l'attentato nel centro di Bruxelles e l'assassinio di due cittadini svedesi. Poi in mattinata uno scontro a fuoco con la polizia belga nel sobborgo di Schaerbeek, il ferimento, il ricovero in rianimazione, quindi la morte. È stato così neutralizzato Abdesalem Lassoued, l'uomo che ieri ha fatto ripiombare Bruxelles nell'incubo del terrorismo. L'uomo, di origine tunisina, soggiornava illegalmente in Belgio. Era armato ed è stata trovata un'arma compatibile con quella usata per l'attentato. Secondo fonti di polizia, altre 2 persone sono attualmente ricercate in relazione all'attentato. Il Belgio ha convocato un Consiglio di sicurezza nazionale alle 15:00 per rivalutare le misure di sicurezza disposte a seguito dell'attentato, ha annunciato il premier belga, Alexander De Croo, in conferenza stampa. Nella capitale belga è stato portato..

Più che per Gaza, gli Usa
hanno paura di Iran e Cina

Sulla guerra in Medio Oriente piomba ciò che si temeva fin dall’inizio: la minaccia iraniana. "Se gli attacchi del regime sionista contro i cittadini indifesi e il popolo di Gaza continuano, nessuno potrà garantire il controllo della situazione e la ‘non espansione’ dei conflitti", avverte il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian durante il suo incontro con l'emiro del Qatar, Sheikh Tamim bin Hamad Al-Thani. Da Washington il consigliere della Casa Bianca per la sicurezza Jake Sullivan ammette: “Non possiamo escludere che l’Iran scelga di impegnarsi direttamente in qualche modo. Dobbiamo prepararci a ogni eventualità”. Ecco perché gli sforzi statunitensi sono concentrati a evitare un’escalation. E un’invasione di terra da parte di Israele a Gaza sarebbe la miccia di una possibile escalation, evidentemente. L’operazione, che diventa sempre più una sorta..

Le fiaccole, la bandiera, l’inno
In migliaia a difesa di Israele

La difesa di Israele, del suo diritto di esistere, di resistere all’aggressione terroristica, di reagire al gravissimo attacco subito a causa di Hamas. E la condanna nei confronti del gruppo terroristico che sta costringendo Israele a piangere centinaia di morti. C’erano questi concetti, queste parole, nell’abbraccio che Roma - e buona parte della politica - ha dato alla popolazione d’Israele, nel corso della fiaccolata organizzata all’Arco di Tito dal Foglio. Quattromila presenti, tante kippah, tante bandiere d’Israele, e una voce sola: quella di chi vuole mostrare la sua solidarietà incondizionata al Paese che ha subito quello che il premier Benjamin Netanyahu ha definito “una barbarie mai vista dall’Olocausto”. È la stessa voce di chi, appartenente alla comunità ebraica mostra al suo vicino i video degli attacchi contro Israele, avvenuti sabato..

La triplice sfida per l’Occidente:
energia, migranti, terrorismo

In termini diretti non c’è alcuna connessione tra ciò che sta accadendo in Israele e in Ucraina, nel senso che non c’è Putin dietro l’attacco di Hamas. Del resto, Israele si è mossa in modo particolarmente prudente in questo lungo anno di guerra in Ucraina. Pur schierandosi per il sostegno a Kiev ha evitato di mandare armi, con un occhio alle comunità ebraiche in Siria. Però, pur non essendoci un rapporto diretto, le due vicende si incrociano, determinando uno scenario inedito: se la guerra del Kippur ebbe riflessi internazionali enormi, a partire dalla crisi petrolifera (ricordate in Italia le targhe alterne), questa vicenda si aggiunge a una guerra nel cuore dell’Europa. Destabilizzando un mondo già sufficientemente destabilizzato. Continua su Huffington Post

In guerra e sotto shock, Israele
rivive l’incubo di Yom Kippur

Israele è in guerra, come ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu dopo l’operazione “Alluvione al-Aqsa” lanciata da Hamas questa mattina nel sud del Paese a cui l’aviazione israeliana ha risposto in maniera massiccia nelle ore successive. Ma Israele è anche un Paese sotto shock. Lo dicono i numeri di razzi e droni (questi ultimi sono un insegnamento della guerra in Ucraina) lanciati, di località sotto assedio, di morti, feriti e ostaggi - compresi alti ufficiali israeliani - portati a Gaza, senza dimenticare l’incalcolabile quantità di infiltrati. Lo dicono i giornali locali, che denunciano il più grande fallimento dell’intelligence israeliana negli ultimi cinquant’anni. Lo dicono i paragoni che vengono fatti: c’è chi parla di 11 settembre e chi della guerra del Kippur, scoppiata 50 anni e un giorno fa, di..

Dalla Bce all’Economist: i “poteri
forti” lavorano Meloni ai fianchi

Non è ancora chiaro quale strategia intenda adottare, o sta già adottando, la premier Giorgia Meloni, certo è che la pressione degli organismi internazionali - quelli che lei stessa in passato ha definito i "poteri forti" - sul Governo italiano e sulla legge di bilancio che si appresta a licenziare stanno gradualmente aumentando. Anche se non desta allarme ma solo attenzione, la risalita dello spread tra buoni del Tesoro e i bund decennali tedeschi a 200 punti base testimonia un crescendo nelle premure che i mercati stanno riservando ai titoli di Stato italiani. Un settimanale di riferimento per gli investitori come l'Economist ha pubblicato un articolo molto duro nei confronti della manovra che la premier e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti stanno acchitando in vista del Consiglio dei ministri di..

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