Huffington Post

Riforme, la caserma scricchiola
Le perplessità di Pera e La Russa

Forse per la prima volta in assoluto nell’altrimenti sempre granitica caserma si è sentito qualche sonoro scricchiolio. D’altronde se si gettano le riforme in pasto al Parlamento dopo aver stabilito il loro perimetro in vertici ristretti, plasmate sulle volontà del solo presidente del Consiglio, qualche scossone è il minimo che ti puoi aspettare. Una scossa tellurica dalla quale non rimane immune nemmeno un partito che segue la propria leader, in cui il dibattito tra correnti è ridotto al lumicino, in cui le voci di dissenso non sono pervenute. Insomma, mentre Giorgia Meloni fa della stabilità una bandiera della sua riforma, per la prima volta da anni un lieve fremito d’instabilità soffia su Fratelli d’Italia. D’altronde una voce come quella di Marcello Pera, un cursus honorum lungo da solo più di..

Arriva il premierato. Tutte le
obiezioni dei costituzionalisti

Il testo di riforma costituzionale è stato appena approvato all'unanimità dal Consiglio dei ministri. Ha scatenato una serie di obiezioni dei costituzionalisti, sin dal momento in cui sono emerse le prime bozze. Suscita perplessità innanzitutto l'elezione diretta del premier, ma seguono una serie di altri distinguo, tutti fatti con dovizia di argomentazioni. Vediamo quali. ELEZIONE DIRETTA DEL PREMIER Cosa prevede la riforma. Il presidente del Consiglio, che fino a oggi è stato nominato dal presidente della Repubblica a seguito di un giro di consultazioni fatte per accertare che ci fosse una maggioranza, sarà "eletto a suffragio universale e diretto". Saranno quindi i cittadini a eleggere direttamente il premier. Il presidente della Repubblica gli darà mandato di formare il governo. Quali sono le obiezioni. La stragrande maggioranza dei costituzionalisti ritiene che..

La Meloni abbocca allo scherzo
“La guerra in Ucraina ha stancato”

"Siamo stati ingannati da un impostore". Palazzo Chigi è costretto a correre ai ripari, dopo che dalla Russia è stata diffusa una conversazione tra la premier Giorgia Meloni e colui che si era qualificato come "presidente della Commissione dell'Unione Africana". Peccato che dall'altra parte della cornetta non ci fosse nessun leader africano. C'erano, invece, dei comici russi, con un intento propagandistico. A parziale discolpa della malcapitata premier notiamo non è la prima volta che un leader occidentale abbocca a questo tipo di scherzi, che sono uno dei tanti tentativi russi di farsi beffa dell'Occidente da quando è iniziata la guerra in Ucraina. Stavolta è toccato a Meloni, ma non solo. Perché i comici hanno ingannato anche l'ufficio del consigliere diplomatico della premier, che le ha passato la telefonata. Ed è..

FI, storia di una Caporetto.
Casa e pensioni: decide Meloni

Come Matteo Salvini su Quota 104 retrocessa a finta Quota 103, anche Antonio Tajani esce malconcio dal faccia a faccia con Giorgia Meloni. Venerdì la manovra si è chiusa per la Lega. Forza Italia si è arroccata per l’intero weekend riguardo alle tasse sulla casa, il bene sacro per eccellenza del partito fondato da Silvio Berlusconi. Ma le 72 ore in più dominate da trattative, comunicati e tensioni non sono servite a più di tanto per i fini azzurri. Alla fine – sulla manovra come su tutto il resto – si fa come dice la premier, in stretto asse con il suo braccio economico, il ministro Giancarlo Giorgetti. Il governo farà cassa con l’aumento della cedolare secca, alzandola dal 21% al 26% sugli affitti brevi. L’unica concessione fatta ai forzisti,..

Aumentano le operazioni militari
di Israele. “Uccisi dei terroristi”

Continuano senza sosta le operazioni dell'esercito israeliano all'interno della Striscia di Gaza. Secondo il portavoce militare Daniel Hagari, durante la notte "sono stati uccise dozzine di terroristi che si erano barricati in edifici e tunnel tentando di attaccare i soldati. Inoltre, un velivolo indirizzato dalle truppe di terra ha colpito un centro di addestramento all'interno di un palazzo con oltre 20 terroristi di Hamas". Sulla base dei dati diffusi dalle forze di difesa Israeliane, negli ultimi giorni sono stati colpiti oltre 600 gli obiettivi del movimento islamico, tra cui "depositi di armi, dozzine di postazioni di lancio di missili anti tank, nascondigli sotterranei e luoghi di addestramento usati da Hamas". Hagari ha dunque concluso sottolineando che "le truppe hanno identificato terroristi armati e un sito di lancio di missili antitank..

Il fisco entra nei conti correnti?
La Meloni: “Non se ne parla”

Il desiderata di Palazzo Chigi era chiaro: niente emendamenti alla manovra, per le truppe di maggioranza, in Parlamento. Va chiusa in fretta, non al tradizionale fotofinish natalizio. Va data prova, è l'obiettivo di Giorgia Meloni, di una maggioranza compatta, in grado di rassicurare mercati e spread sulla tenuta dei conti pubblici, da tenere al riparo dagli assalti elettorali. Quell'obiettivo evidentemente troppo ambizioso, però, in queste ore sta facendo saltare tutto. A bombardare il governo, per i tagli fatti nella prima bozza uscita martedì della legge di bilancio, sono i sindaci, guidati dal primo cittadino barese Antonio Decaro: “Con meno soldi arriveranno meno servizi”, è la preoccupazione del presidente Anci, in chiusura dell’assemblea annuale dell’organizzazione che riunisce gli ottomila comuni italiani. Poi nel corso della giornata le richieste di cambiare quello..

Sgarbi: favori retribuiti e rimborsi
Il Ministro Sangiuliano lo scarica

"Sono indignato dal suo comportamento". Gennaro Sangiuliano parla in un'intervista al Fatto quotidiano di Vittorio Sgarbi, per il caso segnalato dallo stesso quotidiano dei favori retribuiti e dei rimborsi dubbi che riceverebbe il sottosegretario alla Cultura. "Lo vedevo andare in giro a fare inaugurazioni, mostre e via dicendo. Ma mai avrei pensato che si facesse pagare per queste cose". Un'attivita parallela che emergerebbe - con il capo segreteria che nella ricostruzione del Fatto organizzerebbe conferenze a pagamento (vietate dalla legge) ed emetterebbe fatture al suo posto con una societa ad hoc - che irrita il ministro della Cultura. "Ho subito avvertito chi di dovere e segnalato di averlo fatto a Giorgia Meloni. Del resto si sa, non l'ho voluto io e anzi: cerco di tenerlo a debita distanza e di..

Giambruno lascia la trasmissione
e trova riparo dietro le quinte

"Andrea Giambruno, dispiaciuto per l'imbarazzo ed il disagio creato con il suo comportamento, ha concordato con l'azienda di lasciare la conduzione in video del programma "Il diario del giorno", di cui continuerà a curare il coordinamento redazionale". E' quanto si legge in un comunicato di Mediaset. Dalla nota si deduce che evidentemente non ci sarà nessun procedimento disciplinare nei confronti di Giambruno.

Galliani si prende il seggio del Cav.
De Luca non arriva al 2 per cento

Adriano Galliani al posto di Silvio Berlusconi. In Senato, dopo una vita al Milan e poi al Monza. Il pallone e la politica, binomio inscindibile in successione. Galliani ha vinto le elezioni suppletive a Monza, per il seggio lasciato vacante dall'ex presidente del Consiglio morto lo scorso 12 giugno. I risultati definitivi non sono ancora ufficiali, ma Galliani, sostenuto da Fratelli d'Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati è in netto vantaggio sul suo principale avversario, Marco Cappato, candidato dal centrosinistra. E il segretario di Forza Italia Antonio Tajani ha già annunciato la sua vittoria. Trattasi di passaggio di consegne annunciato: Galliani è originario di Monza, è stato a lungo amministratore delegato del Milan e già senatore con Forza Italia tra il 2018 e il 2022. Dal 2018 è amministratore..

Muscoli, paletti e aiuti. Biden fa
di tutto per fermare l’escalation

L’opera di persuasione per scongiurare un allargamento del conflitto al Medio Oriente da parte del presidente degli Usa, Joe Biden, sta avvenendo in più modi. Tre, per la precisione. Con i muscoli, quelli che gli Stati Uniti hanno mostrato all’Iran e ad Hezbollah aumentando le difese aeree nella regione e allertando le truppe americane per un possibile impiego, e con le minacce, fortunatamente solo verbali, con cui diffida Teheran da un intervento diretto nel conflitto. Secondo: con i paletti messi a Israele, la cui reazione verrà spalleggiata ma purché rimanga nei limiti del diritto bellico e nel rispetto della popolazione civile palestinese. Terzo: con la diplomazia umanitaria, lasciando entrare pochi ma significativi aiuti dentro la Striscia di Gaza e trattando il rilascio degli ostaggi con Hamas. Questa è la sintesi..

Gerenza

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