Calogero Pumilia

Piersanti Mattarella? Lo conoscevo, questa la sua eredità

Rimane in me il ricordo di un uomo di grande valore politico e morale, di Piersanti Mattarella, che 45 anni fa, nel giorno del battesimo di Gesù, mentre andava a Messa, la mafia brutalmente uccise. Resta la memoria di un percorso comune nello stesso partito, del riferimento agli stessi valori, alla medesima tradizione, di un amichevole rapporto con un uomo solare. Mi rimane in mente il momento nel quale, nel corso di una riunione dell'organismo regionale democristiano, su incarico della maggioranza interna guidata da Rosario Nicoletti, mi recai da Piersanti a proporgli di accettare la candidatura per la guida della Regione. Non posso dimenticare un viaggio a Pantelleria durante la campagna elettorale per le elezioni nazionali del 1976, dove egli venne a sostenermi e dove insieme comiziammo. Resta il profondo..

Orestiadi. Licenziato due volte dalla famiglia Corrao

E se la metto sullo scherzo? Anzi, se uso l'autoironia sulle vicende che mi hanno riguardato? Utilizzando questo registro posso rivendicare un premio, il premio al "tontolone". Ché non è facile raggiungere un record, essere stato "licenziato" due volte, prima dal padre e poi dalle figlie, ed entrambe le volte con una mancanza di garbo, con un cinismo che anche a me, che non sono permaloso ma anzi portato alla mitezza, non fa certo piacere. La prima volta. Ero segretario generale della Fondazione Orestiadi e collaboravo con il suo presidente, in tempi di grande difficoltà per quella istituzione. C'erano - o mi pareva ci fossero - tra noi due un bel rapporto umano e una piena sintonia nel comune impegno di consentire la prosecuzione delle attività. C'era allora ed è..

Pumilia: mi sono dimesso dalle Orestiadi, ecco perché

Calogero Pumilia non è più il presidente della Fondazione Orestiadi di Gibellina. La comunicazione è arrivata su Facebook. "All’inizio del percorso della celebrazione di capitale dell’arte contemporanea. Come una sorta di dannazione, in questa terra di Sicilia spesso si è molto bravi a trasformare un’opportunità in un’occasione di rissa banale e volgare. Sta capitando ad Agrigento, anche oggi oggetto di scherno come capitale della cultura da parte del maggiore giornale italiano - Il Corriere della sera. Capita a Gibellina, dove, in attesa che «arrivi il futuro», come auspica il programma presentato al Ministero ed approvato, arriva e prevale il desiderio di infantile protagonismo e di inconscia autodistruzione. In dieci anni di lavoro, da una condizione di totale fallimento e di chiusura, la Fondazione Orestiadi è tornata ad essere una delle..

Quelle allegre comari che sfregiano i martiri dell’antimafia

Oggi, mercoledì 19 luglio, ricorrenza della strage di via D’Amelio, promette di essere una gran bella giornata di lotta. Non contro la mafia, ché quella può stare tranquilla, se la può perfino ridere. Sarà uno scontro duro tra le rumorose, combattive associazioni che scenderanno in campo l’una contro l’altra, per stabilire chi è più antimafioso, chi non ha i titoli per partecipare alle manifestazioni, chi può stare con chi, chi deve essere fischiato o allontanato. Tutto questo potrebbe avvenire in memoria di un uomo che fu sempre un severo, composto esponente delle istituzioni, un magistrato al quale tutti potevano guardare con ammirazione e fiducia e al quale non fece mai velo la propria posizione politica. Come è successo negli anni passati e ancor più dopo il prologo del maggio scorso,..

Un’estate militante in Sicilia? Pochi l’hanno vista arrivare

Schlein ha scelto di iniziare l’“estate militante” dalla Sicilia con due incontri a Enna e a Palermo. Ha riunito i quadri dirigenti del Partito democratico per una riflessione sul PNRR e sulla autonomia differenziata, due questioni tra loro in qualche modo legate. La prima rappresenta un’occasione imperdibile per far recuperare alla Sicilia competitività con le regioni del Centro-Nord, per farle superare il divario sulle infrastrutture e sulla qualità dei servizi, per raggiungere l’obiettivo lontano e difficile della coesione nazionale. La autonomia differenziata, se attuata, consacrerà la divisione del Paese tra zone ricche e zone povere, ribadirà l’esistenza di una comunità all’interno della quale convivono cittadini che solo formalmente hanno gli stessi diritti ma nella sostanza vivono e continueranno a vivere in condizioni molto diverse. Saranno divisi, come si dice spesso,..

Realtà e finzioni. Intestiamo a Silvio il ponte che non c’è

Il “repito” è durato a lungo e probabilmente proseguirà. È stato talora autentico, più spesso ha assunto la natura di una grande recita, di una messa in scena ad opera di quasi tutte le emittenti televisive e di gran parte della stampa con ricordi, giudizi, elogi talmente sperticati da diventare imbarazzanti. Per una settimana la presenza di Berlusconi è stata ridondante, eccessiva, accompagnata dalla devozione dei suoi seguaci e dei suoi beneficiati, segnata da cori da stadio, da tifoserie con bandiere e tamburi di chi continuava ad idolatrarlo e dai giudizi di chi continuava a contestarlo in modo ancor più netto come controcanto dei cori assordanti degli osanna. È stata un’isteria mediatica, priva di misura, una manifestazione propriamente berlusconiana, al punto da lasciare immaginare che il regista di tutto ciò..

Orestiadi, un inno alla cultura da quasi mezzo secolo

Se un Festival arriva alla sua quarantaduesima edizione significa che ha saputo resistere con la capacità di rinnovarsi costantemente. Se questo avviene in Sicilia dove spesso anche le migliori intenzioni, le più belle iniziative hanno un respiro corto, se infine sopravvive ormai da molti anni alla morte di chi vi ha dato inizio, vuol dire che la Fondazione Orestiadi con le sue iniziative si è affermata come una realtà imprenscindibile nel panorama culturale della nostra terra. Domenica, nel corso della Marina di Libri di Palermo, abbiamo presentato il festival. Diretto da Alfio Scuderi e con la presenza di artisti di notevole valore, si conferma come il polo del contemporaneo in Sicilia, capace di attrarre l’interesse di tanta gente che a Gibellina incontra il teatro insieme ad altre iniziative nel settore..

Cristo s’è fermato a Caltabellotta ma la politica non lo sa

Questa volta voglio scrivere di politica, lasciando perdere il Partito democratico, la destra, l’Assemblea regionale che ozia, la Giunta che non governa perché non ha la possibilità di farlo né un programma da realizzare. Voglio scrivere di quello che dovrebbe essere uno dei temi veri del dibattito e del confronto pubblico, che viene sfiorato e poi lo si lascia cadere perché assorbiti, i nostri rappresentanti, dai conflitti, dai contrasti di potere e dalla esigenza di catturare i consensi. Tutto normale e legittimo, se collegato ad un disegno, ad un progetto, per usare un termine aulico ad una visione, ma che da solo diventa privo di valore, inadeguato a collegare gli interessi e le speranze della gente alle scelte di chi governa o comanda. Voglio scrivere di politica con la P..

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