Trump e Musk. Com’è diventato difficile amare l’America
Ho amato l’America. L’ho amata già a sette anni, inseguendo le jeep dei soldati per le caramelle, le “candies”. L’ho amata quando iniziai a capire che nella parte del mondo in cui vivevo si costruiva il sistema di libertà che dura tuttora e si edificava una condizione di benessere dopo i disastri della guerra e la dittatura fascista. Ho amato la letteratura americana leggendo Melville, Mark Twain, Hemingway, Dos Passos, Faulkner, Fitzgerald, Jack London e Bukowski. Sono stato affascinato dalla musica e dalla cinematografia e ho ammirato le innovazioni industriali e tecnologiche. Sono stato incantato da New York, Chicago, San Francisco e dalla architettura orizzontale americana. L’ho considerata la terra della speranza, quella che rendeva concreto il sogno del riscatto di tanta gente proveniente da ogni parte del mondo a..