Calogero Pumilia

La distanza siderale
fra palazzo Reale
e i suoi inquilini

Un recente incontro in Assemblea regionale e una riflessione che ho cercato di contenere e razionalizzare per evitare che sfociasse nel qualunquismo di moda. Mentre ero lì, mi è venuto in mente di confrontare la maestosa grandezza del Palazzo dei Normanni e la qualità della funzione alla quale è destinato, lo straordinario accumulo di storia che vi si è depositato nei secoli e l’entità di quella prodotta negli ultimi decenni. Come fotogrammi di un film, ho rivisto alcuni dei personaggi che lì dentro sono stati protagonisti nel passato e che ho avuto l’opportunità di conoscere, e li ho confrontati con quelli di oggi, tra i quali, va detto, vi è anche chi esercita la propria funzione con dignità ed intelligenza. Ho pensato a quante speranze erano sorte intorno al Parlamento..

Grillo usa la Cina per riprendere il controllo dei 5 Stelle

Non è facile dare un senso preciso all’uscita di Grillo in difesa della Cina e contro le decisioni assunte dai sette “Grandi” nel vertice di Cornovaglia. In un Paese normale, la posizione del comico non avrebbe avuto alcun risalto. Ma quel comico governa di fatto, senza alcun ruolo formale, la più grande forza del Parlamento, la guida fin dalla sua nascita e, negli ultimi anni, l’ha indotta a compiere le scelte di maggiore rilievo, dall’accordo con Salvini per dar vita al primo governo Conte, a quello successivo e di segno opposto con il Partito democratico e, infine, l’ha forzata per partecipare all’esecutivo di Draghi. Con l’obiettivo di segnare il suo ruolo e di rendere palese una opinione difforme da quella del governo e della maggioranza, mentre il nostro Paese partecipava..

Il Cretto di Burri
profanato da storiacce
di mafia per la tv

Come fosse stato il logo del suo “polpettone” sull'universo mafioso, trasmesso giovedì 10 da La7 per quattro lunghissime ore, Giletti si è servito dell'immagine del Cretto di Burri. Con un improprio accostamento, l'opera di uno straordinario artista, la più grande del mondo en plein air, quella che come sudario ricopre e protegge le rovine di Gibellina ed eterna la memoria delle vittime del terremoto del 1968, ha fatto da fondale alle imprese di Riina, Provenzano, Brusca, Messina Denaro e del Gotha criminale siciliano. Le immagini di un capolavoro di incomparabile magia, che trasmette bellezza e cultura, i veri antidoti alla rozza violenza mafiosa, si sono sovrapposte a quelle delle stragi, dei crimini e degli eventi che hanno segnato tragicamente la storia della nostra terra, ai volti terribili degli uomini della..

Pd, la prima impresa di Letta è aver moltiplicato le correnti

La notizia è di quelle che alimentano la fiducia di iscritti ed elettori, rinsaldano il loro rapporto con il partito e confermano il cammino inarrestabile verso la vittoria. In tre mesi, da quando Enrico Letta è arrivato alla guida del Partito democratico, sono nate tre nuove correnti, portando ad undici il numero complessivo. Chi temeva che, stando alcuni anni a Parigi, Letta avesse dimenticato la storia e la vocazione dei democratici o volesse tentare di ridurli ad unità, di deviare il loro tragitto purviscolare, è stato chiaramente smentito. Il Partito democratico è vivo, mantiene i propri tratti identitari, respinge qualsiasi prospettiva di stringersi attorno al leader di turno, resta plurale, anzi lo diventa sempre di più, moltiplicando le proprie componenti. La strategia sembra suggerita da Klausewitz: spargersi nel territorio e..

Orlando è cotto. Ma chi dovrà succedergli è già in crisi

Di motivi per criticare Orlando ne esistono tanti. Gli ultimi anni della sua gestione non hanno dato risultati esaltanti. Per citarne solo pochi, tra quelli che appaiono più vistosi e che in qualche caso suscitano indignazione, basta riferirsi alla raccolta dei rifiuti, al dissesto delle strade e al tragico accumulo di bare nei cimiteri. Più in generale, si ha l’impressione di un progressivo appannamento dell’attività politico-amministrativa e dell’affievolimento di un progetto per la città, per il suo centro storico, che subisce la crisi e la scomparsa di molte delle sue attività tradizionali, sostituite da confuse iniziative commerciali, che riducono molte parti di essa ad una sorta di suq, facendole perdere identità e decoro, e per le periferie degradate, luoghi di diffusa illegalità, dormitori informi, con tanti giovani privi di lavoro..

Il centro gravitazionale che manca ai partiti di centro

L’Udc, i renziani di Italia Viva, il Cantiere popolare di Saverio Romano e Idea Sicilia, la nuova formazione di Roberto Lagalla, i gruppi che si collocano al centro della scena politica siciliana, ancora pochi giorni fa hanno ribadito di volere proseguire insieme, in vista delle elezioni comunali di Palermo della prossima primavera e di quelle regionali del successivo autunno. Non è possibile prevedere se il percorso sarà compiuto per intero, se arriveranno uniti alla meta, se sapranno conciliare varie ambizioni per esprimere candidati comuni per Palazzo delle Aquile e Palazzo d’Orléans, se sapranno elaborare una proposta credibile, con quali altre forze si alleeranno e se le loro aspettative si tramuteranno in consensi elettorali. Partiamo da una questione fondamentale, quella del progetto, che dovrebbe delineare l’identità del centro, fargli assumere la..

I grillini e la gogna dei vitalizi per riscoprire se stessi

I parlamentari Cinque stelle gridano con quanto fiato hanno in gola e il loro quotidiano scrive parole di fuoco e di fiele contro la decisione del consiglio di garanzia del Senato, organismo di appello della giurisdizione interna, che ha confermato il diritto al vitalizio per Roberto Formigoni – il “celeste”, così veniva esaltato al tempo del potere, o il “corrotto”, dopo le barche e le ville di lusso, frutto di illeciti vantaggi - condannato in via definitiva a cinque anni e dieci mesi per reati commessi da presidente della Regione Lombardia nella gestione della sanità. I Cinque stelle manifestano indignazione e utilizzano le espressioni più dure nei confronti dei “giudici” che, a maggioranza, hanno assunto il provvedimento – la più “elegante” tra loro è stata la ex ministra Azzolina, che..

La sinistra se n’è fatta una ragione: ora datele un Ponte

Debbo confessare che sul Ponte non ho mai avuto una posizione chiara e definita, oscillando tra un rifiuto aprioristico che mi ha conciliato con la forza politica nella quale milito e l'apprezzamento di una proposta che, in fondo in fondo, non mi è mai parsa totalmente strampalata. Non ho potuto del tutto evitare lo scontro che, per decenni, ha caratterizzato una sorta di gioco insulso che non si è concluso né con la posa della prima pietra dell'opera, né con il suo abbandono. Da decenni il pendolo del confronto, piuttosto che su aspetti morfologici, su quelli relativi al rischio sismico e alle mutazioni ambientali, ha oscillato tra scelte ideologiche contrastanti, tra questioni di fede diversa, tra tifoserie contrapposte. Sul Ponte si sono misurate e in qualche modo continuano a farlo,..

Il Pd, l’avvitamento grillino e un’intesa quasi impossibile

A Roma non c’è accordo tra Movimento cinque stelle e Partito democratico. Non c’è accordo in nessun’altra delle grandi città nelle quali si voterà in autunno. Ognuno per sé e tutti per la destra. Enrico Letta ha cercato l’alleanza con i grillini finendo sul muro di gomma di una realtà acefala, opaca, impigliata in incomprensibili e paradossali vicende che rischiano di diventare anche giudiziarie, prigioniera di una società privata che, da anni, condiziona la più grande forza parlamentare e di riflesso le istituzioni del Paese e con un “garante” che ha necessità di qualcuno che “garantisca” lui, aiutandolo a ritrovare un normale equilibrio mentale. Malgrado il Movimento abbia mostrato da tempo di non essere in grado di compiere una scelta diversa da quella dell’arrocco nella speranza di tenere ciò che..

Livatino diventa beato.
Quando la parola è al
servizio della legalità

Oggi, nella cattedrale di Agrigento, Rosario Livatino sarà proclamato beato. La Chiesa ha riconosciuto che il giovane magistrato, ucciso dalla mafia nel settembre del 1990, ha subito il martirio “in odio alla fede” e pertanto lo eleva, come usa dirsi, agli onori dell’altare, lo propone come straordinario testimone dei valori evangelici che fortificarono il suo senso del dovere e il suo ruolo di tutore della legge. Dopo Giuseppe Puglisi, la Chiesa siciliana indica un’altra vittima della criminalità organizzata come modello al quale ispirarsi, e insieme consolida una precisa scelta di campo, ribadendo l’assoluta incompatibilità tra l’insegnamento evangelico e la violenza, tra la partecipazione alla vita religiosa e l’appartenenza a quella che un tempo veniva chiamata “l’onorata società” o semplicemente l’indifferenza nei suoi confronti. Da molti anni la realtà ecclesiale è..

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