Alfonso Raimo per Huffington Post

Trattori, la Lega contro Lollo
Ora la destra si assedia da sola

“Colpa vostra l'aumento dell’Irpef sui campi”. La Lega monta sui trattori e attacca Fratelli d’Italia. L’arrivo a Roma degli agricoltori in rivolta trova i motori del centrodestra già abbondantemente surriscaldati. Si tratta di una scena già vista, della serie ‘quando il gatto non c’è’. Per altro verso è una resa dei conti annunciata da tempo, e che il clima elettorale delle europee e delle amministrative fa degenerare oltremodo. La maggioranza, infatti, si azzuffa proprio mentre la premier Giorgia Meloni è impegnata all’estero, questa settimana a Tokyo per il passaggio di consegne del G7. Ma tra il Carroccio e Fratelli d’Italia è un derby da molto rinviato, quello su chi abbia la golden share nel centrodestra sull’elettorato delle imprese agricole. Quando al ministero di via XX settembre c’era Gian Marco Centinaio,..

I trattori fanno sul serio e
puntano a paralizzare l’Italia

“Siamo nella stessa barca”, dice Fratelli d’Italia agli agricoltori ‘traditi’ che bloccano le strade. “Il nemico comune sono le regole europee”, che strangolano il settore. Ma quelli non la pensano così. E oggi a Orte, sulla A1, hanno fatto il loro primo blocco autostradale. L’Italia come la Francia e la Germania. “Un nuovo giorno sta nascendo. La tensione cresce. La settimana prossima ci vediamo al Sud e prendiamo una decisione molto, molto importante”, dice Danilo Calvani, leader dei Cra, Comitati riuniti agricoli, raggiunto da Huffpost. “Per sabato e domenica prossimi prepariamo delle novità. I politici stanno in difficoltà, ma non si schiodano. Fanno le riunioni col ministro in Abruzzo, ma senza gli agricoltori. C’era solo gente degli uffici. Noi siamo a pezzi, siamo stanchi, non lo nascondiamo. Ma l’adesione è..

Il grido di dolore di Giorgetti,
isolato nel governo e nella Lega

Qual è la Superlega, la Lega che conta, quella di Giorgetti e Molinari, o quella di Bagnai e Borghi? L’affondamento del Mes in Parlamento fa risaltare la crepa che divide il Carroccio. Segna il passo l’ala moderata del bocconiano Giorgetti, con Molinari e Centinaio e un nugolo di estimatori tra Veneto e Friuli Venezia Giulia. Cantano vittoria i pasdaran del sovranismo verde, come Claudio Borghi e Alberto Bagnai. Canta vittoria, soprattutto, Matteo Salvini. Il leader leghista se la ride sui social, commentando la vignetta di Giannelli che lo ritrae celebrare ‘la’ Mes di Natale: il Mes è finito, andate in pace. “Promessa mantenuta”, esulta il leghista. Anche il presidente dei senatori Massimiliano Romeo, ad Huffpost spiega: “Il Mes non si cambia, è morto e sepolto, cambiassero strumento”. Eppure è stato..

Ascesa e declino dei ronzulliani, la corrente rettiliana di FI

Vita breve quella dei ‘ronzulliani’, la corrente più effimera della politica. “Sono come i rettiliani. Non esistono”, dice con una battuta Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e battitore libero: “E neppure i tajaniani esistono. Siamo tutti figli di Berlusconi”. Battute a parte, i figli – elettivi - del Cav sono a rischio diaspora. La staffetta tra Licia Ronzulli e Maurizio Gasparri segna la fine di un’area politica nata male e tenuta in piedi dalla sola presenza di Silvio Berlusconi. Venuti alla luce con l’insediamento del governo, i ronzulliani si sono dissolti un anno dopo. Ora che Licia ‘ha perso il tocco magico’ - ironizzano nel partito - non c’è più motivo di stare con lei”. Andrà a fare la vicepresidente del Senato al posto di Maurizio Gasparri, se domani alle..

Il Pd irritato da Schlein: a casa
nostra non comanda Landini

Il limite della sopportazione l'hanno raggiunto martedì sera. Elly Schlein è ospite della Versiliana. Alla domanda della direttrice di Qn Agnese Pini – sosterrete il referendum della Cgil per abrogare il jobs act? – risponde: “Io sono sempre stata contraria al jobs act, sin da quando ero nel Partito Democratico nel 2015, e per me si deve fare altro per diminuire la precarietà, i contratti a termine. Quindi noi seguiremo le iniziative della Cgil, perché condividiamo i problemi sulla precarizzazione del lavoro in Italia". Continua su Huffington Post

Il salario minimo? E’ servito
a tenere divise le opposizioni

Nessuna apertura nella sostanza, ma solo sul metodo e nei toni: tanto quanto basta per provare a dividere le opposizioni. Missione riuscita, si direbbe, coi Verdi, la Sinistra, il M5s e il Pd da una parte, e Calenda dall'altra. Più Europa nel mezzo. Al termine delle due ore di confronto a palazzo Chigi i giallorossi parlano una lingua, i centristi un'altra. Il rischio è che fosse una passerella estiva o poco più. E così è stato. La passerella, anzi, l'hanno montata davvero davanti a Palazzo Chigi dove Giorgia Meloni ha chiuso le dichiarazioni post vertice. Prima di lei avevano parlato tutti i leader delle opposizioni. Di concreto sul tavolo c'è davvero poco. Le opposizioni portano il disegno di legge sul salario minimo a 9 euro il cui esame è stato..

Strage di Bologna, 43 anni dopo
Meloni delude. “Poco antifascista”

Giorgia Meloni ha perso un’altra occasione per tagliare i ponti col passato postfascista. Le letture della destra alla strage di Bologna sorprendono a sinistra e al centro. Ignazio La Russa che per anagrafe e militanza è più immerso in quella storia supera in antifascismo Giorgia Meloni. Lui riconosce "la definitiva verità giudiziaria” che “ha attribuito una matrice neofascista" alla strage. Lui condivide la posizione espressa dal presidente della Repubblica. Lei – che ha disertato la cerimonia di Bologna - segue il canovaccio di sempre: parla di ‘terrorismo’ in maniera generica, senza chiarire di quale matrice politica. E mette la strage del 2 agosto insieme a tutte le altre. Ecco le sue parole: “Il 2 agosto 1980 il terrorismo ha sferrato all’Italia e al suo popolo uno dei suoi colpi più..

Musumeci ai sindaci alluvionati
“Il governo non è un bancomat”

“Il governo non è un bancomat”. E’ la risposta paradossale che i sindaci alluvionati dell’Emilia Romagna si sono sentiti dare dall’esecutivo, per bocca del ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, a quanto apprende l’Huffington Post. E sul commissario per la ricostruzione, ancora nessuna novità: “Il tema non è all’ordine del giorno”. Finisce male il secondo incontro sui soldi per le opere di somma urgenza, dopo l’alluvione che ha provocato 15 morti, devastando i territori di 44 comuni, tra cui principalmente le province di Ravenna, di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Modena e di Reggio Emilia. A Palazzo Chigi si insedia il tavolo permanente per la gestione dell’emergenza, e il governo assicura “massima attenzione”. Ma sui soldi non c’è intesa. Anche perché i soldi da trovare sono tanti: una prima stima ufficiosa -..

Marta Fascina ha una missione
Cioè normalizzare Forza Italia

La normalizzazione di Forza Italia è una "follia", protesta la minoranza interna. Nel partito il terrore corre sulla chat di Marta Fascina: Alessandro Sorte, Stefano Benigni e Tullio Ferrante informano la moglie di Berlusconi che da Arcore dirama gli ordini. Nasce così l'idea dei gazebo per il tesseramento, con tanto di tablet per le iscrizioni online. I segretari regionali rumoreggiano: "Manco fossimo il Pd". Tajani intima di non parlare ai giornalisti. "Il nemico ci ascolta". Gianni Letta a distanza osserva preoccupato. Nelle parole di Berlusconi, l'ultima Forza Italia sembra la società senza classi di Karl Marx. “Da ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni", diceva il fondatore del comunismo. "In funzione delle capacità e delle vocazioni personali", dice quello di Forza Italia, che al posto di..

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