Alfonso Raimo per Huffington Post

La lettera di Grillo al Nazareno:
Conte è perfetto, prendetevelo

Lui, lei, l’altro. Beppe Grillo coinvolge Elly Schlein nella lite con Giuseppe Conte. A urne aperte – gli iscritti M5s votano fino a domenica – il garante dei M5s scrive una lettera alla segretaria del Pd, convitata di pietra della singolar tenzone in casa pentastellata. E’ una lettera di referenze di Conte presso i Democratici, uno sfottò che raggiunge due obiettivi. “Le scrivo questa lettera di referenze perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Partito Democratico o, se preferite, di una delle sue correnti", scrive Grillo. La missiva, resa nota dall’agenzia La Presse, è in busta chiusa ed è indirizzata "all'attenzione di Elly Schlein" e per "Copia conoscenza, a corrente 1, corrente 2, corrente 3, corrente 4…" del Partito democratico. Conte sarebbe il..

Grillicidio e resuscitati. Nel nuovo M5S rispuntano i vecchi

Adesso che uno non vale più uno, è già guerra a chi si accaparra il terzo mandato. All’assemblea costituente che lancia il nuovo corso dei Cinque Stelle, fa la sua comparsa una specie nuova: i ricandidabili. O forse i resuscitabili, per usare la metafora di Beppe Grillo che ha bollato la metamorfosi dei Cinque Stelle, conquistati dalla leadership di Conte, come il passaggio “da francescani a gesuiti”, da fratelli del poverello di Assisi, a cavalieri del nuovo unto del Signore: Giuseppe Conte. Il presidente pentastellato ha indicato a tutti la strada del terzo mandato, ricordando che in origine c’è stato “un equivoco nell'interpretazione della formula uno vale uno". Dopo il voto dell'Assemblea che abolisce il tetto, Conte dice che "l'indicazione è chiara, ne terremo presente per formulare una proposta che..

Highlander Udc. Vive e lotta solo sulle schede elettorali

“La Dc ha vent’anni”, recitava uno storico manifesto del 1963, ricordato sui manuali di marketing come l’avvento della politica spettacolo. In primo piano l’immagine di una ragazza in abito da sposa, con un mazzo di fiori in mano. Gli elettori, bigotti, non la presero bene e alle successive elezioni, lo scudo crociato perse voti. L’Udc - Unione di centro, o meglio Unione dei Democratici Cristiani e Democratici di Centro - di anni ne ha ventidue. Il suo segretario, Lorenzo Cesa sta per compiere vent’anni alla guida del partito. Per la precisione Cesa si è insediato il 27 ottobre del 2005: il Movimento Cinque Stelle non era ancora nato, Giorgia Meloni scriveva sul Secolo d’Italia, Elly Schlein studiava giurisprudenza. Da allora non ha mai mollato la guida del partito. Un vero..

Beppe chi? Del licenziamento
di Grillo il M5s se ne infischia

Beppe chi? Nel giorno in cui Conte licenzia il fondatore, il Movimento Cinque Stelle, anche quello più corsaro alla maniera del comico genovese – sostanzialmente se ne fa una ragione. In attesa che Grillo replichi, a protestare sono solo quelli che stanno fuori dal Parlamento. Sgarro più grande Giuseppe Conte a Grillo non glielo poteva fare, accusandolo apertamente di sabotaggio. “Con Grillo qualcosa si è incrinato in maniera irreversibile”, dice. E per essere più chiaro, il presidente del M5s annuncia che non rinnoverà il contratto di consulenza per la comunicazione, in scadenza a dicembre, che destina al fondatore M5s 300mila euro l’anno. Loro lo pagano per comunicare, ma quello contro-comunica. E dunque: licenziato. Continua su Huffington Post

E Vannacci fa shopping
a casa di Giorgia Meloni

Campagna acquisti a destra. Il generale mette su il partito e fa shopping in casa Meloni. Noi con Vannacci a Roma sarà rappresentata da Riccardo Corsetto: ex meloniano, imprenditore immobiliare e giornalista, legato ai gabbiani di Fabio Rampelli. Ora diventerà il volto romano del vannaccismo. L'adesione al partito di Meloni era arrivata nel 2022, celebrata con tanto di comunicato da Fabrizio Ghera e Massimo Milani, promotori della destra sociale che fa capo a Fabio Rampelli. “Siamo lieti di accogliere tra le nostre fila Riccardo Corsetto, giornalista e impegnato in politica fin da giovanissimo, con costanza e competenza, nel territorio di Roma Nord. La nostra squadra si arricchisce dunque di una figura di primissimo valore che consentirà a Fratelli d’Italia di essere ancora più presente e visibile sul territorio”, scrivevano i..

Troppi veti M5s, i renziani
si autoescludono in Liguria

Avevano anche trovato il simbolo e il nome: "Riformisti uniti per la Liguria, Liberali socialisti europeisti". Scritta grande e sfondo blu con sette stelle luccicanti. Il logo campeggia ancora sul sito di Italia viva della Liguria. Peccato. Sul più bello - quando il time out per la consegna delle liste per le regionali sta scadendo - il partito di Renzi ha ceduto di fronte alla fatwa del Movimento Cinque Stelle. Una premessa d'obbligo. La prudenza, e un po' di esperienza, insegnano che fino all'ultimo conviene non dare nulla per scontato. Perchè è vero che la coordinatrice di Iv Liguria Raffaella Paita pare rassegnata a gettare la spugna - "Abbiamo una dignità. Il M5s non ci vuole. Italia viva non parteciperà alle elezioni regionali", fa sapere - ma sulla linea Genova-Roma..

Ma allo ius scholae di Tajani
non credono nemmeno i suoi

Tajani vuole proporre agli alleati una riforma basata sullo Ius Scholae. Salvini gli risponde che la legge in vigore va bene così com’è. Siamo alle solite in maggioranza. L’ipotesi di accorciare i termini per ottenere la cittadinanza non nasce sotto i migliori auspici. Il ministro degli Esteri chiede ai gruppi parlamentari di Camera e Senato di riunirsi. L’appuntamento doveva servire a mettere nero su bianco una proposta finora circolata solo sulla stampa. Un testo da girare agli alleati per vedere l’effetto che fa. La proposta, al termine di una lunga discussione, alla fine c’è. Consente ai figli di stranieri nati in Italia di chiedere la cittadinanza dopo un percorso formativo della durata di almeno dieci anni. E dovrebbe valere, nelle intenzioni degli azzurri, anche per chi non è nato in..

Cinque stelle, Conte e Grillo
sono già alle carte bollate

Scissione? "Non vedo questo rischio". Il leader M5s, Giuseppe Conte, liquida così in una intervista a Repubblica l'ipotesi che lo scontro nel suo movimento arrivi a conseguenze estreme. "Abbiamo avviato un processo costituente inarrestabile" spiega. Quanto alla reazione di Beppe Grillo, Conte ricorda che "ha assunto precisi impegni contrattuali che lo obbligano a non sollevare mai questioni sull'utilizzo del simbolo da parte del Movimento, che peraltro è già stato modificato più volte ed è registrato a nome dell'associazione del Movimento 5 Stelle e non di singole persone". Continua su Huffington Post

Milioni di viaggiatori fermi, ma
Salvini non si occupa di trasporti

E alla fine Matteo Salvini se n’è accorto: da giorni milioni di viaggiatori fermi nelle stazioni, impossibilitati a prendere un treno, o in attesa che il monitor dell’aeroporto decretasse se potevano partire, o tornarsene a casa. La notizia – con tempi rilassati - è arrivata anche al ministero di Porta Pia. E ha trovato una prima risposta: è colpa dei tecnici. “Sui disagi ferroviari delle ultime ore – dice il ministro rispondendo al question time della Camera - ho chiesto tempestivamente chiarimenti ai tecnici. È vero che siamo al massimo di cantieri aperti, ma non è accettabile la situazione in cui hanno viaggiato troppi passeggeri in questi giorni. I vertici di Rfi, Trenitalia e Fs stanno individuando soluzioni urgenti…”. E sull’incidente che a Centola ha praticamente separato la Calabria dal..

Le strane intese tra Lega e Pd.
Puzza di bruciato a Palazzo Chigi

Nella sera di martedì Ignazio La Russa si cimenta nel ruolo inedito di commissario tecnico della nazionale politici. Deve mettere in campo, tra gli altri, Elly Schlein e Andrea Crippa, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli in porta. “Li schiero con la bizona”, dice citando l’allenatore nel pallone. Ma il personale gol, il presidente del Senato l’ha segnato alla conferenza dei capigruppo del Senato. Nel chiuso di un’aula a palazzo Madama, coi presidenti dei gruppi parlamentari riuniti per decidere come andare avanti sul decreto sulle liste di attesa, La Russa ha cortesemente respinto la richiesta del governo di porre la questione di fiducia. Sarebbe stato un modo per tacitare con le brutte i distinguo in maggioranza. Per riallineare la Lega al resto del destra-centro. Ma proprio per questo, meglio..

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