Quelli che hanno il carbone bagnato mascherano l’imbarazzo con interviste di alto profilo. “Mai più fondi alle associazioni nelle leggi di spesa”, dice a Repubblica il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno. Ma i gerarchi che pilotano l’allegra macchina del Turismo puntualmente tacciono: forse sperano che a pagare il conto dei milioni assegnati ad amici e parenti, sia solo Carlo Auteri, il deputato regionale che dopo avere incassato una carrettata di piccioli per conto della mamma ha ritenuto di chiudere lo scandalo minacciando il collega La Vardera. Il silenzio che si avverte di più è, ovviamente, quello del Balilla. Il fondatore e grande manovratore della corrente turistica di Fratelli d’Italia non ha pronunciato nemmeno la parola a lui più cara: suca. O è diventato all’improvviso bene educato o comincia a capire che l’aria s’è fatta pesante. Tertium non datur.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Auteri, la solitudine del capro espiatorio
carlo auterifratelli d'italiaturismo
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