116 migranti scendono ad Augusta

Qualcosa ad Augusta si muove. Come annunciato dal ministro dell’Interno Matteo Salvini, in diretta Facebook, nelle prossime ore verrà autorizzato lo sbarco dei 116 migranti a bordo. “Problema risolto – ha detto Salvini – perché 5 Paesi europei, Germania, Portogallo, Francia, Lussemburgo, Irlanda e alcune strutture dei vescovi in Italia se ne faranno carico. Avevo chiesto qualche giorno per risvegliare le coscienze, perché sono tutti bravi e buoni coi porti degli altri. Non siamo il campo profughi d’Europa. Non so se mi costerà un altro tentato processo, ma ho le spalle grosse. Per ora, comunque, il problema è risolto: nelle prossime ore darò autorizzazione allo sbarco perché abbiamo avuto la certezza che non rimarranno a carico dei cittadini italiani che già hanno i loro problemi”.

Poco prima, su Facebook, aveva preso la parola Davide Faraone, ex segretario regionale del Pd che nelle scorse settimane era salito a bordo della Sea Watch: “I parlamentari della Lega sono 183, qualche decina in più dei 116 migranti costretti a bordo della Gregoretti da Salvini, ormai da 6 giorni – aveva scritto Faraone -. Tutti i 116 migranti sono costretti all’utilizzo di un solo bagno da 6 giorni. Diamogliene anche due di bagni a questi 183 parlamentari e facciamoli vivere nelle stesse condizioni, magari così comprendono”. In effetti, a bordo del pattugliatore italiano sul pontile Nato di Augusta, si sono moltiplicati i malesseri. In mattinata il procuratore capo di Siracusa Fabio Scavone aveva reso noti i risultati della relazione degli infettivologi: “Ci sono un caso di tubercolosi e un altro di cellulite infettiva; 20 scabbia e qualche altro caso con diverse patologie. In totale sono 29 i migranti con problemi di natura sanitaria. Oltre ai due casi di estrema gravità, anche gli altri devono avere le cure”. A breve scenderanno.

Ma all’orizzonte, per la Sicilia e per Matteo Salvini, compare un nuovo spauracchio. Si chiama Alan Kurdi, un’imbarcazione tedesca in mano alla Sea Eye, che ha recuperato 40 migranti sulle coste libiche e spera di ottenere l’assegnazione di Lampedusa come porto sicuro: “L’equipaggio della Alan Kurdi ha tratto in salvo 40 persone da un gommone, questa mattina. Tra loro ci sono un neonato e due bimbi piccoli. Ora vengono assistiti a bordo”. Lo scrive in un tweet l’ong. “Chiederemo alle autorità competenti di assegnarci un porto sicuro. Geograficamente, Lampedusa è il più vicino”, ha detto il portavoce della ong Gorden Isler. Le persone dicono di aver lasciato la città libica di Tagiura nella notte. Secondo Sea-Eye i migranti provengono da Nigeria, Costa d’Avorio, Ghana, Mali, Congo e Camerun.

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