“Non è più possibile continuare a ignorare le difficoltà che stanno mettendo in ginocchio diverse imprese della ristorazione in ogni parte del Paese. Il governo Draghi deve farsi carico delle problematiche che sinora hanno devastato la vita di una delle categorie più colpite dai provvedimenti anti Coronavirus. La tensione sociale è ormai altissima e il ricorso alla violenza sempre da condannare. Ma gli scontri avvenuti davanti a Montecitorio, provocati certamente dalla esasperazione e fomentati probabilmente da gruppi estremisti, sono un pericoloso segnale d’allarme a cui la politica deve dare risposte certe e immediate per evitare strumentalizzazioni e infiltrazioni malavitose”. Lo dichiarano in una nota i deputati regionali di Attiva Sicilia. “E’ chiaro che gli interventi istituzionali non potranno mai risarcire l’intero danno delle imprese, ma certamente devono rappresentare un sostegno in un momento così difficile e un necessario segnale di solidarietà verso un comparto che altrimenti vivrebbe come una vera e propria provocazione ogni altro provvedimento restrittivo”.
“E contemporaneamente a livello regionale – spiegano – bisognerà adottare misure che premino le imprese che acquistano prodotti di filiera agricola siciliana attraverso un contributo a fondo perduto, valorizzando materie prime locali, con priorità a quelle a marchio Dop e Igp. In materia, Attiva Sicilia ha predisposto un disegno di legge rivolto non soltanto ai ristoratori, ma anche ai gestori di mense, catering e alberghi (limitatamente alle attività di somministrazione di cibo), con una capienza di 30 milioni di euro e valido per 3 anni. In questa maniera, quando sarà possibile preventivare una ripresa vera dell’attività di ristorazione, a trarre beneficio da questo specifico intervento pubblico sarà tutta la filiera produttiva”.