Nella ricostruzione postuma di quanto avvenuto all’AST, Nello Musumeci trova il tempo di discolparsi. E di far ricadere su altri l’omesso controllo sulle vicende dell’Azienda dei Trasporti siciliana. Ecco un passaggio della sua intervista a Repubblica: “La Regione, con l’assessore al ramo Armao, è intervenuta più volte sul presidente dell’Ast, evidenziando le anomalie. Li abbiamo persino convocati. È stata la sola volta che ho incontrato il direttore dell’Ast Fiduccia. Qui a Palazzo, insieme col presidente Tafuri. Gli dissi: “Lei è un…”. Lasciamo perdere, non ripeto il termine: “Lei non fa il bene dell’Azienda”. E al presidente ho detto che sbagliava a tenere il direttore al suo posto. Non avevamo prove concrete al di là delle diffuse voci sulla spregiudicatezza del direttore. Dal canto suo, la commissione Territorio dell’Assemblea aveva prodotto tempo fa al presidente dell’Antimafia regionale svariati documenti di denuncia sulle assunzioni clientelari. L’Antimafia mi sembra che stia aprendo solo nelle ultime ore un’indagine. Non aggiungo altro”.
Paolo Mandarà
in Il sabato del villaggio
Ast, Musumeci si scaglia sull’Antimafia
astclaudio favanello musumeci
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