E’ stato il capogruppo di Diventerà Bellissima, Alessandro Aricò, a ritirare fuori il discorso sull’azzeramento delle commissioni. Durante la seduta di Sala d’Ercole, Aricò ha contestato la scelta del presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, di procedere a fari spenti della notte, ma soprattutto senza consultare i vicepresidenti né i capigruppo. Ribadendo, così, un concetto già espresso un paio di giorni fa: “La ricomposizione delle Commissioni dell’Ars è una procedura prevista a metà legislatura – diceva Aricò -. Proprio in tal senso l’avevamo ripetutamente richiesta nel momento in cui era utile farla. Azzerarle ora, a pochi mesi dal voto, è pertanto una decisione che non condividiamo e che rischia di rallentare o peggio ancora pregiudicare l’iter di alcuni provvedimenti molto attesi. I meccanismi del regolamento parlamentare dovrebbero essere utilizzati per un ancora più incisivo rendimento dei lavori delle Commissioni e non come strumento per regolare equilibri interni ai partiti. Peraltro, in un momento in cui le priorità sono le drammatiche conseguenze economiche causate dal Covid-19 e ora pure dal conflitto in Ucraina, non è certo questa la priorità per i siciliani”.
