Convalidato l’arresto di Emilio Fede Ma niente dolo: si stava curando

L'arrivo di Emilio Fede all'incontro di preghiera, presso la parrocchia di S.Ildefonso, dedicato alla memoria di Fabiano Antoniani, conosciuto come DJ Fabo, recentemente morto a seguito di un suicidio assistito in una clinica svizzera, Milano, 10 marzo 2017. ANSA/ FLAVIO LO SCALZO

Il Gip di Napoli Fabio Provvisier ha convalidato l’arresto per evasione dai domiciliari nei confronti dell’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, ma non ha emesso alcuna misura cautelare nei suoi confronti. Il giudice ha anche disposto l’invio degli atti a Milano per competenza territoriale, ma solo dopo aver rilevato che il Tribunale di Sorveglianza di Milano aveva autorizzato il giornalista già dal mese di Ottobre 2019 a lasciare il proprio domicilio per motivi di cura: “Questa circostanza – scrive il Gip del Tribunale di Napoli – unitamente all’età ed al fatto che oggi (ieri, ndr) è il suo compleanno, affievoliscono notevolmente il fuoco del dolo dell’evasione. E’ verosimile che, pur essendo a conoscenza della propria condizione di detenuto, Fede si sia allontanato dalla propria abitazione nell’erronea convinzione di potersi recare senza autorizzazione in altri luoghi per ragioni di cura e far visita alla moglie per festeggiare il compleanno”.

A Napoli, dove risiede la moglie, l’ex direttore del TG4 è in cura da un ortopedico per i postumi di una caduta, e da un cardiologo. All’udienza di convalida ha rinunciato a comparire, delegando i suoi legali. L’avvocato Salvatore Pino è soddisfatto della decisione del del gip. “Sono lieto che il giudice abbia escluso il dolo, almeno psicologico, dal reato di evasione, ed abbia riconosciuto l’esistenza dell’autorizzazione a curarsi che gli era stata concessa”. Fede era stato arrestato lunedì sera, mentre stava cenando sul lungomare con la moglie, l’ex senatrice Diana De Feo. Il giornalista non avrebbe atteso l’autorizzazione del giudice di sorveglianza per trasferirsi da Milano a Napoli. Fede, sottolineano fonti a lui vicine, avrebbe comunicato il suo spostamento ai carabinieri di Segrate. “E’ stato terrorizzante – ha commentato con l’Ansa – Mi sono venuti ad arrestare per evasione perché non ho atteso le disposizioni per i servizi sociali. In un ristorante si sono presentati un capitano dei carabinieri, peraltro gentilissimo, con tre militari, come fossi il peggiore dei delinquenti”.

A seguito della condanna nel processo Ruby, Emilio Fede, dopo avere scontato 7 mesi ai domiciliari, avrebbe dovuto completare la pena inflittagli con 4 anni di servizi sociali. Oggi pomeriggio il giornalista rientrerà a Milano.

Paolo Cesareo :

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