La saga del “prunu” non si arresta. Fra il vicepresidente della Regione, Gaetano Armao, e il sindaco di Messina, Cateno De Luca, continua la polemica (aspra) a distanza. Dopo l’audio rivelato da Scateno in diretta Facebook, Armao si è presentato in città, all’insaputa del primo cittadino, e si è soffermato coi giornalisti. E a proposito dell’espressione “va suchiti un prunu”, consegnata all’interlocutore via Whatssapp, ha chiarito: “Ho avuto una conversazione privata e confidenziale col sindaco, che come suo costume rende tutto uno show. Io non faccio show, ma amministrazione – ha dichiarato Armao -. La mia considerazione del personaggio è nota e non merita ulteriori precisazioni. Spero che in futuro Messina sappia tornare ai fasti della sua rappresentanza politica europea e nazionale”. Armao poi si è soffermato sul cuore della contesa: ossia un progetto di manutenzione straordinaria che riguarda il Serbatoio Montesanto, da eseguire però su un’area appartenente all’Eas (ente acquedotti siciliani), e quindi di proprietà della Regione: “Abbiamo riconosciuto l’assoluta approssimazione e incapacità di gestire la situazione da parte del Comune di Messina. Noi ribadiamo la disponibilità a essere pronti e tempestivi negli interventi laddove ci siano documenti e carte, non gli show””. Per tutta risposta, e senza alcuna autorizzazione, oggi il sindaco De Luca ha inaugurato il cantiere, che ha ricevuto uno stanziamento economico di oltre 3 milioni.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Armao-De Luca, uno scontro senza ritegno
Cateno De Lucagaetano armaomessina
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