Il rientro di Musumeci in Sicilia, dopo qualche giorno trascorso negli Stati Uniti, porta con sé un ragionamento sostanziale: a quando il rimpasto? In questi giorni il governatore vedrà i rappresentanti della Lega, con in testa Nino Minardo, per iniziare a parlare di futuro. Il Carroccio ha fatto il proprio ingresso all’Ars contestando il “metodo” utilizzando dalla maggioranza nel proporre e votare l’esercizio provvisorio. Addirittura il capogruppo Antonio Catalfamo ha disconosciuto Alessandro Aricò, omologo di Diventerà Bellissima, come interlocutore. Bisognerà fare due chiacchierare per capire dove andare a parare. Ma il discorso, per forza di cose, dovrà essere allargato alle altre forze politiche. Sul tema del rimpasto si è espresso anche Ruggero Razza, assessore alla Salute e braccio destro di Musumeci: “E’ un tema che spetta soltanto al presidente – ha chiarito Razza a “La Sicilia” – e mi fa specie, fra gli addetti ai lavori, faccia più rumore del successo nella spesa dei Fondi europei. Per il resto, nella coalizione c’è una ritrovata compattezza. Con l’auspicio di un allargamento…”. L’assist potrebbero fornirlo i grillini “responsabili”, ormai in rotta col resto del Movimento: “Non parlo di allargamento dell’area di governo – ha subito puntualizzato Razza -, ma della consapevolezza sui temi concreti. C’è già stata condivisione all’Ars su almeno tre riforme. E nessuno ha gridato allo scandalo”. L’assessore inoltre ha annunciato che Diventerà Bellissima, a metà febbraio, terrà un’assemblea per discutere di politica e di futuro. Con un chiodo fisso: “Bisogna creare un rapporto con il centrodestra nazionale”.