E’ stata la settimana della Cuc e del Bilancio. Problemi che si sommano e che avevano messo all’angolo l’assessore regionale all’Economia Gaetano Armao, sotto il quale ricade la competenza per la struttura deputata allo svolgimento degli appalti. Ma di questioni sanitarie si è sempre occupato Ruggero Razza, la cui firma era apposta sulla delibera “incriminata”. Prima del passo indietro, l’assessore alla Salute aveva spiegato come il ricorso a questa soluzione “temporanea” avrebbe limitato gli sprechi e che “la soluzione approvata dalla giunta serve solamente per affidare con precise convenzioni fra la Regione e altre centrali uniche su singoli capitolati tecnici che verranno però redatti in Sicilia”. “Non c’è nessuna cessione di funzioni o di sovranità – aveva ribadito l’esponente di Diventerà Bellissima e stretto collaboratore di Musumeci – Sono d’accordo però a che si debba lavorare a una riforma e riorganizzazione degli uffici. Questa riorganizzazione dovrebbe sistemare, anche in questo caso, quella decisa dal precedente governo, quando a differenza delle altre Regioni la Cuc fu organizzata come ufficio di un dipartimento e non come società in house, cosa avvenuta invece nelle altre regioni”. La riorganizzazione della Cuc, come ha avuto modo di illustrare Armao, passerà da un accordo con Consip.
Enrico Ciuni
in Il sabato del villaggio
Appalti della sanità: frenata del governo
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