Angela rinasce con una bachata

La vita a volte riparte da una bachata al “Caloma”, un localino di Xitta, frazione di Trapani. E’ lì che la 25enne Angela Grignano, rimasta vittima di una terribile esplosione a Parigi nello scorso gennaio, è tornata a danzare. E’ inizio agosto, arriva nel locale dove c’è anche Gianni Floria, suo buon amico e maestro di balli latino-americani. L’atmosfera è quella che è, le emozioni prevalgono, così lui la invita per un ballo. Lei, ancora in stampelle, se ne libera, prende le misure e si lancia quasi d’impeto: “I primi passi sono stati molto incerti – ha raccontato la ragazza al Corriere della Sera – mi tremava la gamba ed ero molto tesa. Poi è stato bellissimo, non so nemmeno come spiegarlo. A fine ballo siamo rimasti almeno trenta secondi abbracciati… Ci siamo regalati un’emoziona a vicenda”. Il video ha spopolato sui social. “I primi passi sono serviti per capire se si poteva provare a ballare cercando di sentire se c’era una pressione al pavimento — ha spiegato il maestro di ballo —, il resto è stata la prova che tutto è possibile quando davvero la mente accompagna gli obiettivi da raggiungere”.

“Il chirurgo ortopedico ha visto il video e mi ha detto che era stupito. E che sono matta”. Angela si dimena fra lo stupore generale: “Non ho ancora iniziato la riabilitazione. Sono stata due giorni a Marettimo e ho fatto un giro in barca. Non posso abbronzarmi troppo dopo l’incidente, vado in giro praticamente in burkini”, scherza. Nella stessa esplosione di inizio anno in cui è rimasta ferita assieme a una trentina di persone, in cinque hanno perso la vita. La gamba della Grignano era parsa da subito in condizioni disperate. Ha subito sette operazioni chirurgiche, ma i medici l’hanno rimessa a posto. Pazientemente. La venticinquenne trapanese, laureata in Scienze dello Spettacolo, aveva detto nei mesi scorsi che il suo obiettivo sarebbe stato “camminare bene e tornare a ballare”. Ce l’ha fatta.

Anche se la via crucis non è finita: a breve andrà ancora sotto i ferri per l’ottavo intervento (“Se arrivo a dieci mi danno un premio”). Aveva deciso di trasferirsi a Parigi alla fine dell’anno scorso: per essere indipendente sotto il profilo economico dalla sua famiglia e tentare il tutto per tutto nel mondo dell’arte. Aveva trovato un impiego all’hotel Ibis, fino allo scoppio – per una fuga di gas in una panetteria – che ha rimesso tutto in discussione, persino la vita. Qualche settimana fa è tornata in Sicilia, ma la partita è ancora tutta da giocare. Per il momento, vince Angela 1-0.

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