Tra i riconoscimenti più prestigiosi la possibilità di dirigere un gruppo di ricerca internazionale tutto suo. Non in Sicilia. Tanto meno a Caltagirone, il paese in cui studiava. Angela Adamo, 38 anni, è tra gli astronomi più importanti d’Europa. Viveva a Mazzarrone, adesso lavora all’Università di Stoccolma e ha raggiunto un successo enorme, che le è costato parecchi sacrifici. Ad esempio una lontananza – ormai sono sei anni e mezzo – dalla famiglia. Dopo aver terminato gli studi scientifici a Caltagirone, la Adamo si è trasferita a Padova dove si è laureata in Astronomia, un dipartimento della facoltà di Matematica e Fisica: “Quando mi iscrissi all’università – spiega Angela a “La Sicilia” – volevo studiare Fisica nucleare ma poi capii che mi affascinava di più approfondire la questione della formazione dell’universo. Studi e teorie, spesso anche astratte, applicate all’immensità e all’indeterminatezza del cielo. Più lo guardo e più scoprivo cose nuove. Ciò mi entusiasmava”.
Lontana dalla Sicilia, Angela ha messo a punto un metodo unico per investigare le galassie: “Analizzo gli ammassi di stelle, dalla cui luce riesco a constatare se sono giovani oppure vecchie e quindi in via di esaurimento. Questo mi consente di capire come si trasformano le galassie e come si generano elementi fondamentali per la vita, come l’ossigeno e il carbonio”. Poi c’è la famiglia. Sulla porta del suo laboratorio a Stoccolma, Angela espone fiera il disegno dell’Etna realizzato dal figlio Christian (l’altra si chiama Miriam), che l’ha voluto regalare a mamma perché sa quanto le manchi la Sicilia. Ma era necessario recarsi altrove per mettere a frutto le proprie potenzialità che in Italia non trovavano sbocco: “La Sicilia mi manca, ma la mia vita ormai è qui, in Svezia, dove cresceranno i miei figli – decreta la Adamo -. Quando si abbraccia l’astronomia bisogna cogliere quelle pochissime opportunità che si presentano e mettere in conto sacrifici e rinunce enormi”.