Oltre a quella di Micciché c’è un’altra voce critica all’interno di Forza Italia. Si tratta di Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, che da giorni contesta il modus operandi di Salvini, che ha scelto di non condividere la candidatura di Occhiuto a presidente della Regione Calabria: “Nel giorno in cui Forza Italia conferma l’adesione con una delegazione alla manifestazione di Matteo Salvini a Roma – scriveva la Carfagna sui social un paio di giorni fa -, suscita gravi interrogativi il rifiuto della Lega di sostenere la campagna di Mario Occhiuto per la guida della Calabria, dove gli accordi prevedono che sia FI a indicare il candidato governatore. Noi annunciamo la partecipazione a un evento che, senza la presenza di Silvio Berlusconi sul palco, rischia di rivelarsi l’atto di sottomissione a una nuova leadership del centrodestra, e loro rompono le intese sui territori? Se questo è ciò che la Lega intende per “alleanza” è un dovere esprimere perplessità. Vorrei invitare anche chi sta dichiarando entusiasmo sull’evento di Piazza San Giovanni a moderare il fervore: senza pari dignità non c’è centrodestra, piazza o non piazza”. Carfagna ha inoltre rilanciato un’intervista di Salvini, in cui il segretario leghista, a proposito della presenza di Berlusconi in piazza San Giovanni, si limita a un “più gente c’è meglio è”. “Spero che il quadrumvirato di Forza Italia abbia il coraggio di difendere 25 anni di storia liberale che non possono essere liquidati così” ha scritto la vice-presidente della Camera.
Paolo Cesareo
in Il sabato del villaggio
Pure la Carfagna contro la deriva sovranista
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