Va in archivio il Sanremo più siciliano di sempre. Da Amadeus, e i genitori originari di Palermo, a Rosario Fiorello: il Festival della canzone italiana ha presentato uno spaccato della nostra terra. Culminato, nella serata finale, con l’esibizione di Diletta Leotta, di Catania come Fiore, che ha interpretato “Ciuri Ciuri” sulle note di Eminem. Ma non solo: anche fra i cantanti in gara hanno spiccato la versatilità di Levante e la voce di Alberto Urso, vincitore di Amici, di cui rimarrà impresso il duetto con la grande Ornella Vanoni (che nel corso dell’interpretazione ha toppato un po’, ma poco importa). E’ stato un Festival in cui la Sicilia s’è fatta largo: lo stesso Amadeus, che venerdì è sceso in platea per rivolgere un saluto caloroso a mamma e papà, lo ha rimarcato fin dall’inizio, chiamando Ciuri (una volta sola, non come la canzone), il suo amato compagno di viaggio. Che ha illuminato la scena, interpretando l’arte in mille modi: dalle gag (si ricorda il frame iniziale vestito da Don Matteo, ma anche la telefonata di Maria De Filippi) alle canzoni (splendido il duetto con Tiziano Ferro). E poi la Leotta, e il monologo sulla bellezza, dedicato alla nonna. Passando per la padronanza sul palcoscenico che, al di là di ciò che pensano i detrattori, le ha visto compiere un notevole passo avanti. Il Festival ha avuto il sapore della Sicilia.
Amadeus, tornando ieri in sala stampa (aveva dalla sua gli 11,4 milioni di ascolti e il 60% di share) si è commosso all’applauso dei giornalisti: “E’ la mattina più difficile di tutte. La mente si svuota, non ci sono più pensieri e ti prendi solo la parte bella. Sono l’uomo più felice del mondo. Ho realizzato un sogno e tutto quello che è accaduto, nel bene e nel male, era quello che desideravo fare fin da agosto”, ha detto il conduttore e direttore artistico aggiungendo che “l’azienda mi ha dato totale fiducia e questa fiducia credo di averla ripagata lavorando con onestà e semplicità, portando quello che pensavo fosse giusto. Se ho potuto fare quello che ho fatto, è stato grazie alla Rai”. Si pensa già al bis. Fiorello, scherzando (o forse no) aveva detto che la Rai ha già provato un approccio per la settantunesima edizione: “Quella di Fiorello era una battuta – ha detto ancora Amadeus – del futuro non abbiamo ancora parlato, ci siamo concentrati solo su questo festival. Sarebbe prematuro parlare di un bis”.