La folla delle grandi occasioni, ovviamente senza alcun rispetto del distanziamento, ha accolto l’inaugurazione dell’hub vaccinale della Fiera del Mediterraneo, questa mattina a Palermo. Uno sventolio di lustrini e di autorità per salutare il centro dove ogni giorno – fiale permettendo – sarà possibile effettuare fino a novemila inoculi. In questa fase si ha più bisogno di vaccini che di discorsi. Ma l’occasione era troppo ghiotta – il padiglione 20 è stato rimesso a nuovo in pochi giorni e, una volta a regime, potrà ospitare 120 box dedicati – per l’ennesima passerella “della speranza” di fronte ai giornalisti. Musumeci e Orlando, sindaco di Palermo fra i più rigoristi che si ricordi, erano a capo delle grandi celebrazioni. Con la mascherina, è ovvio, ma tutti ammassati in pochi metri per il taglio del nastro e le interviste di rito (come dimostra il frame estrapolato da un video di Palermo Today). Se fosse successo all’ingresso di un ristorante, o in fila per un caffè al bancone del bar, avrebbero gridato allo scandalo e chiesto lo sfratto immediato dalla “zona gialla” per passare all’arancione. Avrebbero invocato la cautela e il rispetto delle regole, e fustigato i siciliani per la loro (scarsa) applicazione. Invece erano lì, a festeggiare. A dare il buon esempio.
Polemica la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio, che ha espresso il suo sdegno su Facebook.
L’inaugurazione dell’hub a Palermo
Al “taglio del nastro” di questa mattina alla Fiera del Mediterraneo erano presenti anche l’assessore alla Salute Ruggero Razza, il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, il prefetto Giuseppe Forlani, il capo della Protezione civile Salvo Cocina e le massime autorità civili e militari del capoluogo.
Già operative 62 postazioni, che nei prossimi giorni diventeranno 120. A essere impegnate, per ognuno dei due turni di lavoro (dalle 8 alle 20), sono 150 persone tra sanitari, amministrativi, operatori della Protezione civile regionale e del volontariato. La struttura è suddivisa in cinque corridoi autonomi, in base al tipo di vaccino e quindi del target di utenza interessata. Per accedere alla Fiera è stato previsto un ingresso auto dedicato agli over 80. Sarà possibile vaccinare fino a 8 mila persone al giorno. La prima iniezione è stata fatta a Vincenzo Agostino, l’84enne padre del poliziotto assassinato insieme alla moglie Ida il 5 agosto dell’89 a Villagrazia di Carini.
In Fiera saranno vaccinati gli anziani over 80 che, al momento della prenotazione, avevano scelto Villa delle Ginestre (informati del cambio della sede di vaccinazione, sia attraverso messaggistica sms sia telefonicamente), ma anche le forze dell’ordine e il personale socio-sanitario. “Un anno fa – ha detto questa mattina Musumeci – la Sicilia registrava il primo contagio da Coronavirus: scattava l’allarme, sembrava una vicenda limitata nel tempo e invece è iniziato un lungo calvario, che ha segnato tappe dolorose, ma anche di rivincita e di riscossa. Abbiamo pianto oltre 3 mila morti. Non siamo stati fra i peggiori in Italia, attraverso la prudenza abbiamo avviato un Piano improntato certamente al rigore, abbiamo avuto tante perdite in termini economici e imprenditoriali. Però – rilancia il governatore – oggi possiamo dire che dal punto di vista logistico e organizzativo siamo pronti, l’Isola è all’avanguardia. Confidiamo che, nelle prossime settimane, questa macchina così ben organizzata, in tutte le città capoluogo, possa consentire di immunizzare la comunità siciliana. È questa l’unica strada per uscire fuori dal tunnel e abbandonare questa vicenda dolorosa”.
In un’intervista a Live Sicilia, l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha spiegato che “le dosi, secondo me, arriveranno in quantità sempre maggiori. Già nel mese di marzo attendiamo un incremento significativo che ci consentirà di aprire altri settantamila slot per over-80. Avremo più Pfizer e più AstraZeneca in consegna”. “Da qui alla fine di marzo – ha aggiunto – AstraZeneca ci consentirà la vaccinazione di duecentomila persone e Pfizer di duecentoventimila. Cominceremo la somministrazione a domicilio con Moderna. Venerdì avremo un incontro con i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta, per coinvolgerli nelle somministrazioni. Poi incontreremo i farmacisti. Per AstraZeneca intanto è sufficiente una dose, considerando che la seconda può slittare a tre mesi. Con Pfizer terremo in magazzino il trenta per cento per il richiamo”. La prossima fascia di riferimento è quella dei disabili gravissimi. Sui docenti, invece, “nessun pasticcio, abbiamo aspettato gli elenchi dal Ministero, noi siamo pronti ad aprire a tutti. Pure ai sacerdoti e ai seminaristi con cui contiamo di iniziare a breve”.