Un terzo del governo sarà femmina

Il governo di Nello Musumeci schierato al gran completo all'Ars, durante una seduta d'inizio legislatura

Alla Regione arrivano le quote di genere. Secondo la norma approvata ieri all’Ars (prima firmataria la capogruppo di Fratelli d’Italia, Elvira Amata), dalla prossima legislatura almeno 4 assessori su 12 dovranno essere donne (o, comunque, un terzo dovrà essere di uno dei due generi). Attualmente è una soltanto la rappresentante femminile: si tratta di Bernadette Grasso, responsabile della Funzione pubblica. Qualche mese fa, invece, Antonio Scavone ha sostituito Mariella Ippolito al Lavoro. La legge, inoltre, regola l’autoscioglimento del parlamento regionale: con le dimissioni di 36 deputati, decade anche il presidente della Regione e si torna al voto (come avviene nei comuni). Un altro degli articoli inseriti nella norma statutaria, approvata all’unanimità dell’Ars, regolamenta la sostituzione degli assessori regionali, che deve avvenire entro e non oltre i 15 giorni dalle dimissioni o dalla revoca di un componente della giunta.

“L’Autoscioglimento dell’Ars è legge. Mai successo nella storia del Parlamento. Siamo orgogliosi di avere tradotto nella pratica una norma che finora era solo sulla carta”. Lo affermano i deputati del M5S Francesco Cappello (componente della commissione Statuto) e Valentina Zafarana, che sull’autoscioglimento aveva pure presentato un disegno di legge. “A partire dalla prossima legislatura – spiegano i deputati – basteranno le dimissioni contemporanee di 36 deputati per mandare a casa il Presidente della Regione e porre fine alla legislatura, attraverso lo scioglimento del Parlamento. Una eventualità prevista dallo Statuto, ma che ora può diventare operativa grazie alle norme attuative”. Oltre a questa norma, nella legge appena approvata all’Ars, che disciplina pure la forma di governo e la nomina degli assessori, ci sono altri contributi del M5S, che consentiranno di applicare altri articoli dello Statuto regionale. “Un lavoro – commenta Zafarana – fatto anche nell’ottica di rafforzare il peso del Parlamento, che rappresenta i siciliani, nei rapporti istituzionali con il governo regionale”.

“La legge di attuazione dello Statuto approvata oggi dall’Assemblea Regionale Siciliana ha previsto che ogni genere sia rappresentato in giunta regionale in misura non inferiore a un terzo dei componenti. Certamente un passo avanti verso la parità di genere da noi proposta e non accolta dalla maggioranza che proporremo anche per le giunte comunali”. Così il capogruppo del Pd all’Ars Giuseppe Lupo commenta la norma inserita nel testo di legge sulla composizione della giunta regionale approvata oggi dall’Ars con il voto favorevole del Partito Democratico.

Si è arenata attorno a un emendamento del governo, invece, la discussione sul secondo disegno di legge di giornata, quello che riguarda la semplificazione delle procedure amministrative (che già martedì ha provocato una forte tensione fra parlamento e governo). L’aula è stata riconvocata per martedì prossimo.

Paolo Mandarà :Giovane siciliano di ampie speranze

Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all’uso dei cookie