La Regione Sicilia ha il suo nuovo polo creditizio. Quanto ci possa essere di più simile a una banca. La finanziaria di Palazzo d’Orleans, l’Irfis, ha siglato un accordo con il Mediocredito centrale – il cui principale referente è il nipote del presidente della Repubblica, Bernardo Mattarella – e con Sace, il braccio finanziario della Cassa Depositi e Prestiti. E così ha dato vita a Credinsicilia, che potrà operare come un vero e proprio istituto privato, nonostante si tratti di un istituto para pubblico.
In soldoni, di cosa si occuperà? Di vendita di prodotti congiunti – dicasi finanziamenti – e di consulenza alle aziende. “L’operazione crea una sorta di grande centro di assistenza alle aziende che vogliono ottenere finanziamenti per i propri progetti – ha spiegato Giacomo Gargano, il capo segreteria di Musumeci che è stato messo a capo del nuovo istituto – Possiamo davvero sostenere le imprese dell’Isola e convocare dei tavoli ai quali inviteremo anche le banche: perché noi non vogliamo fare concorrenza al sistema bancario privato, ma sfruttare il nostro patrimonio pubblico”. E il patrimonio pubblico da riversare in investimenti potrebbe essere addirittura di 4 miliardi l’anno, di cui 3 garantiti da Irfis e 1 da Mediocredito (se verranno confermate le stime). Non si procederà per bandi ma con finanziamenti diretti e a breve Credinsicilia presenterà delle nuove linee per imprese giovanili, agricoltura e turismo.
“Con Credinsicilia – ha detto Bernardo Mattarella, di Mediocredito – vogliamo dare risposte concrete ai fabbisogni di tutte le imprese del territorio siciliano, confermando il nostro impegno a favore del tessuto imprenditoriale locale. Solo nell’ultimo anno, il nostro fondo ha garantito finanziamenti per un miliardo”.