La Conferenza dei capigruppo dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’unanimità l’iter legislativo del disegno di legge che ha l’obiettivo di contrastare la dilagante povertà in Sicilia. Il Ddl, anche alla luce di un fenomeno che cresce esponenzialmente, come certificato da Istat ed Eurostat, sarà assegnato alla commissione Sanità dell’Ars in sede redigente. Cioè, sarà la stessa commissione ad approvare il testo definitivo che l’Aula sarà poi chiamata ad approvare. “Ringrazio i capigruppo di tutte le forze politiche – ha commentato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – per avere raccolto l’appello lanciato da diverse associazioni del Terzo settore, a cominciare dalla Comunità di Sant’Egidio”.
“Il parlamento siciliano – ha sottolineato Giovanni Di Caro, capogruppo del M5s – dedichi tutti i propri sforzi e le proprie professionalità da ora fino a fine legislatura per mettere a punto un sistema di norme che consenta di contrastare la povertà dilagante generata dal COVID. Il Movimento 5 Stelle ha accolto e sottoscritto l’appello di Emiliano Abramo della comunità di Sant’Egidio. Ebbene questa proposta diventa una norma che abbiamo sottoscritto insieme a tutti i gruppi dell’Ars”. “Quello che sta lasciando la pandemia – spiega Di Caro – oltre al già triste quadro sanitario, è anche un disagio sociale derivante da una povertà nuova, diversa, quasi insospettabile ma pesante e silente. Famiglie di quello che era il cosiddetto ceto medio oggi hanno difficoltà a fare la spesa, partite iva, liberi professionisti, lavoratori a chiamata e saltuari oggi sono sul lastrico. È fondamentale che la politica, metta anima e corpo per trovare soluzioni a questa tragedia sociale, senza steccati e colori politici”.