Il nuovo presidente del Cas, Filippo Nasca, ha sospeso per trenta giorni le procedure concorsuali, in fase di espletamento, per determinare alcune assunzioni al Consorzio autostrade. Fra i candidati ritenuti idonei, la maggior parte sono parenti di dipendenti in servizio nello stesso Cas. “Nessun illecito è stato accertato – ha detto a caldo Nasca – ed al momento confermo piena fiducia sia nelle commissioni di concorso che si stanno occupando delle procedure, sia nel personale dell’ente che si occupa in via amministrativa dei concorsi. Tuttavia, per ovvie ragioni di trasparenza, appare necessario verificare questa anomalia, prima di concludere le procedure di reclutamento”.
Come riporta la Gazzetta del Sud, la singolare coincidenza che fra i vincitori o gli idonei ci siano parenti di dipendenti dell’ente è legata ad un gruppo di concorsi per figure di tipo tecnico e amministrativo. “Non sono interessati gli esattori”, tiene a specificare Nasca a proposito del bando per 105 posti di “casellante” per il quale si sono presentati in 500. Sarebbero interessati dalla sospensione in autotutela per un mese i concorsi per quattro funzionari direttivi di area amministrativa, due istruttori di area amministrativa, un funzionario contabile, due funzionari direttivi di area tecnica (di cui uno per l’area impiantistica e uno per l’area informatica) e un istruttore di area informatica e digitalizzazione della pubblica amministrazione.
In tutto, sarebbero sei i casi sospetti al vaglio dei nuovi vertici del Cas, che ora si concentreranno su come sono stati strutturati i bandi per capire se fosse consentita un’ampia partecipazione o se fossero stati invece ritagliati ad hoc per favorire l’ingresso di candidati che avevano legami di parentela con i dipendenti. Per giovedì è previsto un vertice anche in Regione, all’assessorato Trasporti a Palermo per fare chiarezza sulla vicenda.