Nonostante i malumori, né il ministro della Cultura, Giuli, né il presidente della Regione, Schifani, lasceranno da solo il Capo dello Stato, Mattarella. Sabato saranno tutti al Teatro Pirandello per dare il via ad “Agrigento, capitale della Cultura 2025”. Ma non sarà solo una festa. Al di là delle gaffe e delle sciatterie, la Fondazione – che per un anno intero organizzerà eventi e manifestazioni – avrà certamente bisogno di una messa a punto. Sino all’altro ieri, più che su una prospettiva di ampio respiro culturale, la Fondazione ha galleggiato sul mare, un po’ torbido e appiccicoso, del provincialismo e della lottizzazione. Concedendo spazi, forse eccessivi, ad appetiti e ambizioni che andavano lasciati fuori dalla porta. Da qui a sabato però tutti i giochi malsani dovranno essere dismessi e archiviati. O si cambia registro o si affonda. Tertium non datur.
Giuseppe Sottile
in Operette immorali
Agrigento, il tempo dei giochi è finito
alessandro giulirenato schifani
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