E’ ancora presto, ma fioccano i primi nomi per le Europee. Quello ‘eccellente’ è Raffaele Lombardo, che sembrava averci dato un taglio con gli incarichi istituzionali. Ma all’ennesima richiesta da parte del suo partito ci starebbe pensando, come ammette a ‘La Sicilia’: “Sto ricevendo forti pressioni per candidarmi in prima persona e, nonostante non abbia né l’età né la forza per prendere tre aerei trascinando trolley, ci sto pensando su”, ha detto l’ex governatore di Grammichele. Non è ancora chiaro – semmai – per qualche lista. La proposta di Schifani di aprire casa (Forza Italia) ad alcuni alleati, potrebbe scontrarsi con la reciproca diffidenza fra lo stesso Lombardo e Totò Cuffaro, ma anche sulle decisioni assunte da Antonio Tajani a livello nazionale. Si vedrà. Nel partito azzurro, impegnato lo scorso weekend a Gaeta, qualcuno avrebbe detto allo stesso Schifani di metterci la faccia. Restano in pole i nomi di Caterina Chinnici e Daniela Cardinale, figlia di Totò, per le ‘quote rosa’. Mentre fra gli uomini potrebbe farsi spazio Edy Tamajo.
Ressa in Fratelli d’Italia, dove vacilla la posizione dell’uscente Raffaele Stancanelli. Nonostante le ottime referenze a Bruxelles, l’ex sindaco di Catania è incalzato da La Russa, che non gli ha ancora perdonato la rottura e il mancato sostegno alla ricandidatura di Nello Musumeci. Al posto di Stancanelli – data la conferma quasi certa di Giuseppe Milazzo – circola con prepotenza il nome di Ruggero Razza. Mentre fra le donne, con la Meloni capolista, potrebbe toccare ad una fra Giusy Savarino, Elvira Amata ed Ella Bucalo. Per la Dc, fissati i paletti di cui sopra, ci sarà spazio per il bis di Francesca Donato. La Lega punta su Luca Sammartino (come catalizzatore di voti) e Annalisa Tardino, anche lei uscente.