La Ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato ieri con il Ministro della salute, Roberto Speranza, un decreto per razionalizzare il servizio di trasporto aereo. In considerazione delle numerose richieste dei gestori aeroportuali, della collocazione geografica degli aeroporti in grado di servire bacini di utenza in modo uniforme sul territorio e della loro capacità infrastrutturale, nonché della necessità di garantire i collegamenti insulari, l’operatività dei servizi è limitata agli aeroporti di Alghero, Ancona, Bari, Bergamo – Orio al Serio, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze – Peretola, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Olbia, Palermo, Pantelleria, Parma, Pescara, Pisa, Roma Ciampino, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera e Verona Villafranca.

Restano fuori dal lotto gli scali di Trapani e Comiso, che hanno subito manifestato rimostranze: “Il presidente Salvatore Ombra – annuncia Airgest, che gestisce Trapani – ha tempestivamente informato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci e ha sentito il vice ministro ai Trasporti Giancarlo Cancelleri per trovare una felice soluzione che lasci la ripresa della programmazione delle rotte come già stabilita. A questo proposito è stata già inviata una nota ad Enac per la richiesta di riapertura”. Anche Comiso si è mossa in anticipo rispetto al decreto di razionalizzazione del Ministero: “Abbiamo già avanzato richiesta di poter anticipare la riapertura dell’aeroporto di Comiso al 22 giugno in virtù dei voli schedulati dalle compagnie aeree a partire da quella data – specifica Rosario Dibennardo, amministratore delegato di Soaco, la società di gestione – Attendiamo fiduciosi un riscontro da parte dell’Enac e del Ministero dei Trasporti, per poter informare al più presto i nostri passeggeri”.