Nuove prospettive per i due maggiori aeroporti siciliani. Ne parla il Corriere della Sera. Che tira fuori i nomi: su Punta Raisi, che lo scorso anno ha collezionato oltre sette milioni di passeggeri, si allunga l’ombra dell’Enav, l’ente nazionale che gestisce il traffico aereo, al cui vertice c’è Pasqualino Monti, osannato presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia occidentale.
Nei piani — scrive il Corsera — Enav (di cui il Tesoro ha il 53,3%) dovrebbe rilevare in Gesap, la società di gestione dello scalo siciliano valutata 400 milioni di euro, i pacchetti che intendono cedere il Comune di Palermo (31,55%) e la Camera di commercio di Palermo ed Enna (22,87%). “Secondo le prime verifiche legali l’investimento di Enav sarebbe possibile, al massimo con una piccola modifica statutaria, anche perché non creerebbe problemi di concorrenza”. Un esperimento simile è stato fatto in Spagna, dove Enaire (il corrispettivo di Enav), ha il 51% di Aena, la società che gestisce quasi tutti gli scali nazionali. L’obiettivo sarebbe quello di affiancarsi ai privati che funzionano.
Processo più “semplice” a Fontanarossa, dove Sac – la gallina dalle uova d’oro contesa dalla politica – è finita nel mirino di Mundys, colosso che detiene il 99,39% di Aeroporti di Roma (Fiumicino e Ciampino). Stando alle prime valutazioni il suo valore reale sarebbe attorno a 650 milioni. Nessun commento da parte dell’attuale governance.