C’è una Sicilia bella, giovane, fresca. Che usa la testa e arriva prima dell’Europa (addirittura!). Avola e Noto, due perle del Siracusano, hanno sancito in questi giorni la loro svolta ambientalista. Un patto di ferro tra i sindaci delle due città, Luca Cannata e Corrado Bonfanti, vieta espressamente la distribuzione – e da gennaio anche la vendita – di stoviglie monouso in plastica: stop a posate, bicchieri, sacchetti, cannucce. Da agosto non saranno più somministrati nelle feste e nelle sagre di paese, ad esempio.
L’ordinanza sindacale è una piccola rivoluzione sui generis, che s’incastra perfettamente col clima apocalittico vissuto in questi giorni dalle grandi città metropolitane, incapaci di smaltire i rifiuti indifferenziati e con l’onta del commissariamento sulla testa. Vicende all’apparenza molto distanti, ma in realtà facce della stessa medaglia: da un lato qualcuno protesta perché l’ordinanza imposta dalla Regione – differenziata al 30% entro luglio – è “follia”, dall’altro c’è qualcun altro che diventa precursore dei tempi e, sul tema della plastica, addirittura anticipa di un anno la Direttiva Europea.
Avola e Noto, ma anche Lampedusa e Malfa, piccolo comune nell’isola di Salina. Lo stop alla plastica arriva a qualche giorno di distanza dal dossier presentato da Legambiente (progetto Goletta Verde), che individua un tasso d’inquinamento considerevole in 22 dei 26 punti del mare siciliano messo sotto esame. Un’ ecatombe. Per replicare non bastano le parole, ma servono fatti: così Lampedusa decide che dal 31 agosto è vietata la vendita di stoviglie e contenitori monouso non biodegradabili e la distribuzione degli shopper alle casse del supermercato; Malfa copia la decisione, facendo spazio ai materiali compostabili e promuovendone l’acquisto tramite convenzioni ad hoc.
E adesso, ultimi della lista ma non per questo meno bravi (anzi) ecco la decisione di Avola e Noto, resa pubblica su Facebook dai sindaci che stringono poderosamente in mano il testo dell’accordo: “Il nostro mare è uno dei più cristallini di Italia e oggi stiamo lavorando di squadra nella tutela e valorizzazione di una risorsa naturale che è anche risorsa economica per il nostro turismo – ha spiegato Cannata, primo cittadino di Avola -. Con Corrado Bonfanti, in sinergia per valorizzare e tutelare sempre di più le nostre coste, abbiamo firmato una ordinanza congiunta con la quale diciamo basta all’utilizzo della plastica monouso introducendo, dall’1/1/2019, il divieto di commercializzazione e l’uso di contenitori, piatti, bicchieri, cannucce e posate”.
Dall’1 gennaio, come detto, anche i commercianti dovranno adattarsi. Chi non lo farà, rischia una sanzione da 25 a 500 euro. E chi dovesse contravvenire all’ordinanza in più di un caso, addirittura la sospensione della licenza. E’ l’Italia, dove serve una pena certa per tutto.