Ad Agrigento va in onda lo spettacolo della sudditanza

I tenori de Il Volo ad Agrigento

Non lasciamoci trascinare nel gorgo della facile ironia. Evitiamo caritatevolmente di sorridere o di ridere sul fatto che un programma televisivo registrato in uno agosto flagellato dallo scirocco, con gli orchestrali che grondavano di sudore, sia stato spacciato per il concerto di Natale, forse il Natale più gelido e tempestoso degli ultimi anni. Va detto però che lo spettacolo messo su da Mediaset ad Agrigento con i soldi della Regione e affidato ai tre ragazzi de il Volo mi è sembrato – durante la messa in onda di ieri sera – un luccicante festival della noia: insulso, mieloso, stucchevole. Al di là del divertimento che non c’è stato, andrebbe però fatto qualche conto. Sommando il milione stanziato per il concerto alla Valle dei Templi ai due milioni scuciti per lo spettacolo che, sempre Mediaset, trasmetterà a Capodanno da Catania, viene fuori, in maniera lampante, che la Regione siciliana ha portato solo in questo fine anno nelle casse della tv berlusconiana una bella carrettata di denaro pubblico: tre milioni di euro, bianchi come il latte. Vi diranno che questa enorme spesa aveva ed ha come obiettivo la promozione del turismo. Non credeteci. E’ uno spreco, senza e senza ma. Vi diranno anche che la Regione ha voluto omaggiare Agrigento come capitale della cultura. Non credete nemmeno a quest’altra bufala: quale messaggio culturale può mai contenere il Tempio di Giunone addobbato in pieno agosto, nel pieno di una calura che sfiorava i quaranta gradi, con due giganteschi alberi di Natale, le palline colorate e il “Tu scendi dalle stelle” cantilenato con timbro tenorile dai tre artisti del Volo? Più che di cultura, lo spettacolo messo in onda ieri sera sapeva di fiction e di cartapesta. La verità, non proprio edificante, è una sola: la Regione siciliana, quella di Palazzo d’Orleans, ha dato prova ancora una volta di essere una provincia dell’impero. Dell’impero berlusconiano. Con i tre milioni sborsati per i concerti di Agrigento e Catania paga di fatto la sua gabella a Cologno e a Forza Italia.

Giuseppe Maria Del Basto :

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