“Io stesso, pochi giorni fa, avevo espresso solidarietà a Uggetti che anche la Lega aveva criticato aspramente. Sono però convinto che oltre alle scuse, servano azioni concrete”. Esordisce così Matteo Salvini, segretario del Carroccio, sul Foglio, a proposito della gogna mediatica scatenata cinque anni fa contro l’ex sindaco di Lodi, recentemente assolto dalla Corte d’Appello di Milano da tutte le accuse. Il primo a scusarsi, ieri, era stato l’ex capo politico dei Cinque Stelle Luigi Di Maio. “E’ troppo facile esprimere solidarietà per l’ennesimo caso di mala giustizia, se però non si muove un dito per cambiare la situazione. Credo che i tempi siano finalmente maturi, anche nella coscienza dell’opinione pubblica, per mettere mano a un settore vitale per la nostra democrazia”. “Per chi subisce un processo – spiega Salvini – è essenziale non aver nessun dubbio sull’indipendenza di chi giudica. Propongo a Di Maio un impegno per sostenere i referendum che la Lega e il partito radicale stanno preparando: mirano prima di tutto a restituire l’indipendenza ai magistrati”. Cosa prevede la riforma di Salvini? “Per esempio, l’introduzione della responsabilità civile dei magistrati che sbagliano: è dal 1987 che gli italiani lo chiedono – votarono un referendum – ma poi la loro volontà fu tradita dal parlamento”. E ancora: “Le statistiche dicono che ogni giorno ci sono tre arresti che poi si rivelano privi di fondamento. In un anno, più di mille cittadini provati ingiustamente della loro libertà (…) I referendum non sono “contro” qualcuno ma sono “per” una giustizia efficace”.