Una folta delegazione di sindaci siciliani si è ritrovata questa mattina a Roma per denunciare, ancora una volta, le gravi criticità finanziarie e organizzative in cui, ormai da troppo tempo, versano gli enti locali dell’Isola. I sindaci hanno chiesto al governo nazionale “urgenti provvedimenti di carattere normativo e finanziario”.
Tra le richieste avanzate dai primi cittadini dell’Isola quella di una norma che consenta di sbloccare gli obblighi del Fondo crediti dubbia esigibilità e di dare il via alle assunzioni che servono ad affrontare la programmazione europea e il Pnrr. Inoltre, è partita la richiesta di poter derogare fino al 30 novembre per l’approvazione dei bilanci di previsione (ad oggi l’hanno fatto solo 152 su 390) e per l’ottenimento di un ristoro a causa dei mancati introiti tributari determinati dal cattivo funzionamento di Riscossione Sicilia. Presenti il sottosegretario alle Infrastrutture, Giancarlo Cancelleri del M5S, e il senatore Davide Faraone di IV. Per Cancelleri “siamo tutti dalla stessa parte. Nel prossimo decreto fiscale che partirà direttamente dal Senato ci dovrà essere la norma che preveda non il 50% del fondo dell’accantonamento per tre anni, ma almeno una norma scalare che parte dal 50% e che poi scenda gradatamente per i due anni successivi. Liberare le risorse per far chiudere i bilanci è un’esigenza urgente e un tema non più rinviabile”, ha aggiunto. Per Faraone “l’esito dei negoziati con il governo non sarà scontato” ma ha assicurato che farà tutto il possibile per portare le richieste al governo e tradurle in fatti.
“Centinaia di sindaci siciliani – ha detto il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando – non riescono a chiudere i bilanci del 2021 e sono venuti a Roma per chiedere al Parlamento nazionale di emanare provvedimenti che li mettano in grado di chiudere i bilanci entro i termini previsti”. I sindaci hanno incontrato la ministra per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli, e la viceministra dell’Economia, Laura Castelli. Della delegazione tricolore faceva parte anche l’assessore regionale agli Enti locali, Marco Zambuto.