Il dato politico – una Lega che si scopre divisa, l’opposto di quel partito leninista che ha sempre pensato di essere – piomba nel tardo pomeriggio nel cortile di Montecitorio spiazzando tutti. “Gli assenti saranno in tutto una decina”, diceva un deputato di fede giorgettiana (il riferimento è al numero due della Lega Giancarlo Giorgetti) varcando il portone della Camera, prima di votare la fiducia sul secondo decreto Green Pass, non gradito a Salvini e che riguarda trasporti e scuola. I fatti a fine giornata andranno diversamente. Gli assenti ingiustificati tra gli scranni leghisti superano i 40, per l’esattezza sono 41 su 132 deputati. E si arriva a 52 se si considerano i parlamentari in missione e quindi assenti giustificati. Di certo almeno il 30% dei deputati ha preferito non presentarsi, forse anche il 40%. Solo 80 hanno votato a favore. Un segnale che arriva dai fedelissimi di Matteo Salvini e che non passa inosservato, al netto della campagna elettorale in corso. Continua sull’Huffington Post
Huffington Post
in Buttanissimi Extra
A Montecitorio la Lega si spacca I salviniani non votano la fiducia
green passlegamatteo salvini
-
Articoli Correlati
-
Grillicidio e resuscitati. Nel nuovo M5S rispuntano i vecchi
Adesso che uno non vale più uno, è già guerra a chi si accaparra il…
-
Non solo Open Arms, su Salvini
anche le critiche dei colonnelliIl cronista registra una ariaccia vera nella Lega. Succede sempre così: le botte elettorali scoperchiano…
-
Elly in corsia. Tour degli ospedali sognando Palazzo Chigi
Riparte da una corsia di ospedale sperando poi di correre veloce su quella di sorpasso…