L’undicesima notte di guerra in Ucraina ha visto una breve pausa nei bombardamenti mentre aumenta la pressione russa sui civili in fuga. La diplomazia, intanto, fallita la tregua dichiarata ieri da Mosca, intensifica gli sforzi per far cessare le ostilità il prima possibile in attesa del terzo round di negoziati e del Consiglio di sicurezza Onu di domani. I media ucraini hanno riferito nelle ultime ore di spari contro i civili ed evacuazioni difficili a Bucha e Gostomel. Almeno tre persone sarebbero state uccise, tra queste una volontaria che aveva appena consegnato cibo per gli sfollati. Le forze armate ucraine lanciano intanto un allarme sulla diga che serve la centrale idroelettrica di Kaniv, di cui i russi, dicono, vorrebbero assumere il controllo. Il sindaco di Mariupol parla di “situazione disperata” in città, dove mancano da giorni elettricità, acqua, riscaldamento ed è difficile reperire forniture mediche e altri beni essenziali. Continua sull’Huffington Post
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A Mariupol civili sotto le bombe Senza luce, acqua e riscaldamento
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