L’accordo per il via libera al Fondo sviluppo e coesione 2021-2027, tra governo e Regione siciliana, siglato dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dal Presidente della Regione, Renato Schifani, nel pomeriggio, al teatro Massimo di Palermo prevede risorse per 6 miliardi e 862 milioni, destinati a 580 interventi suddivisi in 9 aree tematiche.
Per l’ambiente e le risorse naturali previsti 2 miliardi 578 milioni relativi a 248 progetti (bonifiche, depurazione, dighe e infrastrutture idriche, dissesto idrogeologico, patrimonio ambientale e rifiuti); per trasporti e mobilità 1 miliardo per 126 progetti (ponti, strade, ferrovie, aeroporti, porti e demanio, mobilità urbana). Soltanto per il ponte sullo Stretto 1,3 miliardi. Per la competitività delle imprese 480 milioni (industrie e servizi, turismo e ospitalità). Al sociale e alla salute vanno 392 milioni destinati a 28 progetti (edilizia sanitaria, sportiva, statale e inclusione sociale). Alla cultura (patrimonio culturale e paesaggistico) vanno 182 milioni relativi a 57 progetti. Invece 100 milioni per 2 progetti di riqualificazione urbana (edilizia e spazi pubblici). Per istruzione e formazione (edilizia scolastica) 80 milioni destinati a 35 progetti. Per l’energia (energia ed energia rinnovabile) 67,5 milioni da utilizzare per 44 progetti. Per la capacità amministrativa (assistenza tecnica relativa all’intero programma) 89 milioni relativi a 2 progetti.
Per anticipazione Fsc (Fondo Sviluppo di Coesione) 234 milioni, infine il cofinanziamento regionale dei programmi Fesr-Fse sarà di 331,9 milioni. Presenti anche i ministri del sud e coesione, Raffaele Fitto, della protezione civile e del mare Nello Musumeci, del made in Italy Adolfo Urso, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e una folta delegazione di sindaci siciliani interessati, con in testa Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, i cui comuni sono interessati dalle somme.
“Una intesa storica che guarda allo sviluppo”, l’ha definita Schifani nel suo intervento. “Devo un ringraziamento politico al governo Meloni per l’attenzione che mostra sistematicamente non per Schifani o il governo di centrodestra ma nei confronti della Sicilia – ha aggiunto -. Lo registro quotidianamente quando il confronto con i ministri e i sottosegretari del suo governo, ma anche con gli assessori della mia giunta. Siamo una coalizione compatta, la nostra è una sfida importante quella di governare”.
Per Meloni “questo è l’accordo finanziariamente più significativo che abbiamo sottoscritto, anche per questo la gestazione ha richiesto più tempo. Si tratta di risorse ingenti, bisognava garantire rendicontazione di tutte le risorse della precedente programmazione”, ha aggiunto la premier. “È stato un lavoro molto lungo e complesso, fatto in silenzio, con serietà e concretezza”.