Almeno ventimila medici, secondo il Corriere della Sera, sono in fuga dall’Italia. Si sentono mal pagati, poco valorizzati e spesso abbandonati a violenze di ogni genere: non solo alle aggressioni, sempre più frequenti nei pronto soccorso, ma anche alla pressione di 35 mila cause per risarcimento intentate ogni anno da pazienti vittime di un drammatico episodio di malasanità. Se poi si richiamano alla mente le facce desolate di Sicilia – Renato Schifani, di Giovanni Volo e Daniela Faraoni – allora è facile prevedere come la desertificazione negli ospedali e nei presidi delle Asp diventerà presto totalizzante. All’Asp di Palermo la Faraoni, pur avendo i soldi, si ostina a non pagare i convenzionati. Ma non lo fa per sadismo burocratico; semplicemente perché né lei né la sua assistente, Amalia Colajanni, sanno far di conto. Siamo ancora alla tabellina pitagorica.