Con una nota ufficiale, Fratelli d’Italia ha definito assurdo il tentativo di trasformare in caso politico la stravagante sparatoria alla festa di capodanno del sottosegretario Andrea Delmastro per probabile mano del deputato Emanuele Pozzolo. Alla stravaganza della sparatoria si aggiunge la stravaganza della nota: come non è un caso politico? Un deputato della Repubblica arriva armato al brindisi di mezzanotte e non è un caso politico? Ci arriva, secondo testimonianze rese ai giornali e probabilmente alla procura, in stato di allegria non del tutto contagiosa, diagnosi che forse allude a una naturale disposizione d’animo oppure rimane nell’ambito dell’eufemismo, ma qui devo arrendermi e fermarmi. E non è un caso politico? Non è un caso politico che il parlamentare non sembri aver contribuito con solerzia alla ricostruzione del fatto? E se non è un caso politico, perché Giorgia Meloni sta valutando provvedimenti?
Il caso politico insiste sull’indole irresponsabile e bambocciona di una classe dirigente che vive la stagione di governo come un rave party, e ne propone un secondo, fondamentale e non ancora ben approfondito: l’interpretazione dell’immunità parlamentare. La procura di Biella, si legge nelle cronache, riferisce che Pozzolo ha accettato di sottoporsi allo stub per la verifica di tracce di polvere da sparo su mani, giubbotto e pantaloni soltanto dopo qualche insistenza e buoni consigli, ma ha rifiutato di consegnare gli abiti per rilievi ulteriori e approfonditi in forza dell’immunità parlamentare. Continua su Huffington Post