La resa dei conti all’interno del centrodestra forse può aspettare. Così come le nomine dei manager della sanità (18 in tutto). La deadline, fissata per il 31 ottobre, si avvicina, ma da piazza Ottavio Ziino giunge una fumata grigia. Si fanno o non si fanno? L’iniziale accelerazione – con i colloqui andati in scena a fine luglio e la compilazione di due elenchi (gli “idonei” e i “maggiormente idonei – facevano propendere per un esito rapido. Ma nelle ultime settimane Schifani e la Volo hanno frenato.
Intanto per cercare di dirimere la vicenda degli elenchi, che aveva provocato la stizza degli Autonomisti; poi, come scrive Mario Barresi su ‘La Sicilia,’ per alcune incombenze consegnate al governatore dal Ministro per la Coesione, Raffaele Fitto, atterrato a Palermo sabato scorso. “Nell’ultima cabina di regia sul Pnrr” Fitto ha “lanciato l’allarme sulla “missione” più in ritardo sulla tabella di marcia imposta dall’Ue: la sanità. In ballo, solo per la Sicilia, circa mezzo miliardo per una nuova rete territoriale d’assistenza e interventi edilizi sull’esistente. Con una data imminente, decisiva nell’iter: il prossimo 30 ottobre”. Da qui l’idea di far slittare le nomine dei manager della sanità che rispondono dei progetti Pnrr sotto osservazione. Così gli attuali commissari potrebbero rimanere in sella fino al 31 dicembre.
Ma c’è un altro elemento, passato un po’ sotto traccia, che depone a favore del rinvio. Cioè la riapertura degli Avvisi per la formazione dei nuovi elenchi ad aggiornamento biennale degli idonei alla nomina a direttore amministrativo e sanitario delle Aziende e degli Enti del Servizio sanitario siciliano. Si tratta delle altre figure apicali che costituiscono la governance delle aziende, da cui la politica – in questo gioco di pesi e contrappesi – non può assolutamente prescindere. Secondo le recenti modifiche normative nazionali, c’è l’innalzamento a 68 anni del limite massimo di età, cosa che farà rientrare in ballo parecchi competitor.