Nella tv della chiacchiera – che è ormai diventata il vero parlamento, l’unica sede del confronto politico – è stata introdotta la figura del manganellatore. Del giornalista col fez. Il cui compito è quello di stroncare sul nascere, e con inusitata violenza verbale, ogni idea contraria alla dottrina meloniana che i chierici vaganti delle reti televisive predicano con tanta fede e tanto zelo. Prima c’era l’inevitabile prevalenza degli ospiti “governativi” ai quali venivano contrapposte delle figure di segno opposto. E il dibattito, per quanto scontato, offriva comunque al telespettatore una parvenza di equilibrio. Era anche prevista una rissa, per tenere su gli ascolti, ma non si andava oltre. Ora, man mano che il cammino di Giorgia diventa sempre più faticoso, la salivosa militanza degli ospiti di destra non basta più. Servono i picchiatori. Un brutto segno.