Non ce n’è. Renato Schifani vuole fare il commissario. Ora. A tutti i costi. Di cosa? Dell’A19, l’autostrada che connette Palermo e Catania e che attualmente può contare sul record (poco invidiabile) di cantieri, deviazioni e interruzioni. Annunciata per la prima volta lo scorso maggio, la nomina è slittata al 29 agosto, quando Salvini, accogliendolo al ministero, consegnò la lieta novella al governatore. Che un paio di giorni dopo, pensate, proclamò il completamento dei lavori sul viadotto di Ponte Cinque Archi.

Già tutti se l’immaginavano con cazzuola e secchiello allo svincolo di Resuttano (per dare l’esempio, va da sé). Invece la passerella romana si è rivelata aria fritta. La nomina non c’è ancora e Schifani, che una non se la tiene, è già pronto a fare il diavolo a quattro: “Manca il decreto attuativo. Devo dire con estrema franchezza che è vero che questo governo nazionale aiuta la Sicilia – ha riferito il Renato furioso – ma è altrettanto vero che sta diventando complicato agire per un presidente della Regione che vede una norma di nomina a commissario a maggio e si ritrova a settembre ancora senza poteri”.

E siccome Salvini gli è andato bene fino ad ora, ma non è detto che gli vada bene in eterno, ecco la provocazione: “Se passano altri mesi senza che si concluda l’iter, mi sottrarrò da questo incarico non per polemica, ma perché le cose sono abituato a farle” (anche qui bisognerebbe aprire un capitolo e spiegare quali cose ha fatto in dieci mesi). “Oggi mi trovo con le mani legate: c’è la norma, ma non posso operare perché scatta l’aspetto burocratico e amministrativo. Se questo decreto non arriverà velocemente – conclude Schifani – considererò fallito questo mio tentativo di missione”. Cucitegli addosso una medaglia, dategli la membership di Aeroitalia (un testimonial così non si trova), fatelo commissario di qualcosa. Ma non costringetelo ad ammettere un fallimento. Schifani deve salvare la Sicilia, e la salverà.

In serata la precisazione: non ce l’ho con Salvini

“Ringrazio il ministro Salvini per l’attenzione e l’interesse che ha sempre dimostrato nei confronti dei problemi della Sicilia. A lui mi legano sintonia e unità di intenti e con lui lavoro benissimo. Ma devo ribadire che il testo del Dpcm per rendere operativa la mia nomina di commissario è da tempo fermo negli uffici del ministero dell’Economia e delle Finanze, non certo per una responsabilità del ministro Salvini”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in merito alla vicenda della nomina di commissario per l’autostrada A19 Palermo-Catania.