Era la vigilia delle Amministrative ’22 quando Matteo Renzi, da Genova, parlava così: “Su Palermo, a differenza di quello che volevano fare gli esponenti locali di Italia Viva, non appoggiamo la coalizione di centrodestra di Lagalla, nel modo più categorico. E se Lagalla vincerà, noi saremo all’opposizione”. E’ passato più di un anno, e Renzi e Lagalla si sono ritrovati fianco a fianco durante una lezione alla scuola di formazione di Terrasini, organizzata dal partito dell’ex premier.
E’ con Italia Viva che il sindaco di Palermo sembra voler stringere un’alleanza in vista dei prossimi appuntamenti elettorali, a cominciare dalle provinciali. Lagalla, in un dialogo a due con Davide Faraone, ha affrontato i temi d’attualità – di stampo locale e nazionale – ma ciò che colpisce maggiormente è la sintonia. Fra centristi, si dirà. Ma è anche vero che Italia Viva, al netto della situazione palermitana (dove sostiene la giunta con una lista civica) si oppone quasi ovunque al centrodestra. Mentre Lagalla è stato eletto coi voti del centrodestra. Forse è Lagalla a fare comodo a Italia Viva per radicarsi maggiormente in Sicilia; per capire se vale anche il contrario, bisognerà attendere le reazioni, e soprattutto come si evolveranno le voci su un possibile rimpasto.