“Marta Fascina si è presentata a Marsala perché ci è stata forse da bambina, Stefania Craxi a Gela, perché non io a Monza? Abbiamo in Parlamento persone che non hanno mai amministrato nemmeno un condominio, perché non premiare un buon amministratore? Non è questione di nord contro sud, ma combattere insieme una situazione statale fallimentare”. Lo ha detto Cateno De Luca, intervenuto a Monza per presentare la propria candidatura alle elezioni suppletive del prossimo ottobre. Il leader di Sud chiama Nord, e sindaco di Taormina, va a caccia del seggio in Senato lasciato libero da Silvio Berlusconi. Lo fa in terra “straniera”, ma Scateno ha una risposta per tutto: “Mio padre è arrivato proprio a Monza come muratore – spiega -, ha abitato per due anni in una baracca di venti metri quadri con due colleghi e senza servizi igienici. Dai suoi ricordi credo si trattasse del quartiere di San Rocco”.
Dopo le scintille con Carlo Calenda, De Luca corre in solitaria. Niente Calenda, niente Renzi. Una battaglia che apre altri orizzonti, in vista delle elezioni europee che rappresentano il vero obiettivo del suo movimento. Ma prima vorrebbe incontrare Bossi: “Voglio dirgli che la visione di autonomia della Lega della prima ora è anche la mia, non condivido invece gli estremismi di Salvini”. Il suo principale competitor sarà Adriano Galliani, indicato proprio dalla famiglia Berlusconi: “E’ un ottimo imprenditore, Ad del Monza Calcio, è già stato in Parlamento, ma mi risulta che nemmeno quelli di “Chi l’ha visto?” siano riusciti a vederlo. Continui a fare l’imprenditore”. Al fianco di De Luca anche i deputati siciliani Giuseppe Lombardo e Ismaele La Vardera, oltre al portavoce del suo movimento Laura Castelli (ex grillina).